Regia di Lukas Dhont vedi scheda film
71 CANNES FESTIVAL 2018 - UN CERTAIN REGARD
Lara ha quindi anni, studia danza classica con successo, un un padre comprensivo e progressista che la ama e la capisce ed un fratellino dolce a cui fa un po' anche da mamma, che la chiama ostinatamente con un nome maschile.
Lara infatti è fisicamente un ragazzo, ma per tutto il resto una donna.
La seguiamo affrontare il passo più importante ed irreversibile della sua vita, senza dimenticarci che non si tratta semplicemente (si fa per dire) di una trasformazione fisica.
Girl, del belga Lukas Dhont, ovvero sentirsi donna e ballerina, quindi in qualche modo donna al quadrato e quintessenza della femminilità, ma ritrovandosi teenager costretto a fare i conti con la propria naturale ed apparentemente incontrovertibile mascolinità celata da sempre.
Un film costruito più sul personaggio del protagonista, evidentemente un ballerino classico, che eccede inutilmente ad ostentare prove estenuanti di danza che compromettono la riuscita di una trasformazione difficile ma voluta con tutti i sentimenti. Al Certain Regard un film intenso che tergiversa troppo, ma che ha anche il merito di affrontare oggettivamente una problematica di identificazione ed identità sessuale rifuggendo luoghi e problematiche scontate come l'intolleranza familiare od esterna. Qui tutto attorno a Lara c'è organizzazione e consapevolezza, amorevole appoggio e comprensione. Pertanto ci si concentra sulla problematica di identificazione senza altre sbavature che quelle prolungate prove di ballo, fose eccessivamente ostentate. In ogni caso Girl è un film che, già dal titolo, farà parlare di sé e susciterà vlamori ed emozioni.
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