Regia di Mag Hsu, Chih-yen Hsu vedi scheda film
20 FEFF Udine
Un figlio, suo padre, l'amante-uomo e...la moglie col complesso da concubina.... tutto un gioco di ruoli in via di definizione.
Tre persone collegate tra loro da una quarta che muore di cancro: un uomo che, venendo a mancare, crea uno scompiglio totale quando si scopre che la polizza sanitaria di cui è inteststario ha come beneficiario non proprio la consorte o il figlio, bensì il giovane amante gay, attore belloccio e squattrinato che cerca di mandare avanti a stento il suo teatro.
Crisi totale, soprattutto per la madre vedova, che tuttavia conduce il figlio da una psicologa, pur essendo lei la più bisognosa di cure in tal senso.
Il figlio, dal punto di vista del quale seguiamo la vicenda, non pare tanto traumatizzato: analizza freddamente la situazione, ed è l'unico che riesce ad intuire i dettagli di una situazione precisa quanto occulta, celata dalle circostanze. La vedova entra in crisi anche solo per lo sberleffo di sentirsi lei una concubina, più che la consorte ufficiale, ed è pure preoccupata per le incognite legate all'aspetto economico della vicenda.
Opera prima che arriva ad Udine in anteprima mondiale, Dear ex è un lavoro a quattro mani che unisce una scrittrice e regista televisiva cinquantenne di nome Mag Hsu ad un giovane brillante ed apprezzato videomaker trentenne di nome Hsu Chih-yen.
Lo stile brillante e sognante, virtuoso e scattante dell'opera, scandaglia il dramma e lo stempera con particolari visivi e caratteriali con cui ci vengono poco per volta rivelato i dettagli di una contesa che assume toni anche grotteschi, dopo il dramma dell'evento luttuoso che unisce un trio impossibile a trovar pace e soluzioni.
Tre splendidi personaggi interpretati da tre attori in stato di grazia, tra cui emerge la figura di donna umiliata Liu Sanlian, reso magico dell'attrice Hsien Ying-xuan.
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