Regia di Rae Rad, Fatrick Tabada vedi scheda film
20 FEFF UDINE
Thelma & Louise filippine: le due amiche ultrasessantenni che danno il ttolo alla briosa e sanguigna commedia nera ma pure ironica che ci occupa, sono due donne caratterialmente allo zenith una dall'altra, circostanza che non impedisce loro di essere amiche affiatate da una vita: diverse in tutto, fuor che nella prigionia della vita domestica, che le ha relegate rispettivamente a madri di famiglia, e pupattole ad utilizzo esclusivo dell'uomo di casa, mutevole nel tempo, ma non nei modi né nello stile autoritario e greve, tutto a scapito della donna.
Chedeng è una ex professoressa piena di figli, tutta dedita alla cura di un marito infermo, che un bel giorno la donna "aouta a fare il tanto sospirato passo decisivo", facendogli assumere una dose massiccia di medicinali tranquillanti. Ora, coi figli grandi, quasi indipendenti la donna può pensare a sé stessa, ricordare la sua vera natura di donna lesbica, e magari pensare di mettersi sulle tracce della sua amata compagna, abbandonata in gioventù per assecondare i dettami sociali e sacrificarsi come chioccia del focolare.
Apple, leggermente più giovane, è stata una pin up conturbante, una tentatrice, una donna attraente, ma non per questo in grado di riuscire a metter su famiglia: solo capace di collezionare uomini, tutti violenti, rozzo, maneschi, sempre pronti a lascerle sul volto e sul corpo, i segni di una t+prepontenza fuori luogo, se non proprio disumana.
Quando Aplle decide finalmente di agire, e lo fa col coltellaccio in mano, ecco che per le due donne, l'urgenza di occultare un cadavere scomodo, diviene l'occasione propizia per partire lungo un viaggio in un certo senso tardivamente iniziatico, che ruscirà, se non a renderle libere fisicamente, ad aprire loro la mente verso uno stiule di vita che segua finalmente le più legittime aspirazioni di vita di ognuna di esse.
Commedia frizzante, dal gustoso humor nero, a volte sin sboccata ed impertinente, Chedeng e Apple ripercorre le strade del road movie femminile aperte magistralmente dal famoso bellissimo film di Ridley Scott sopra menzionato, e, pur senza volerci necessariamente raccontare qualcosa di nuovo od insolito, si sbrogia con abilità lungo binari già percors, ma dai paesaggi affascinanti allo sguardo, e che è bello ritornare a guardare sotto differenti angolazioni, geografiche, ma non solo.
Ottime le due spiritose interpreti, in grado di spalleggiarsi l'un l'altra senza creare vicolati giochi di ruolo; neò ruolo di Apple, la più sconsiderata ed impridente delle due, ritroviamo una diva e donna di magnifica bellezza a itempi della gioventù: quella Elisabeth Oropesa che ha accompagnato, assieme alla coppia di registi Rae Red e Fatrick Tabada, il film in quel di Udine, attrice nota in patria, da qualcuno nota per aver preso parte ad alcune pellicole di autori noti anche internazionalmente come Lav Diaz.
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