Regia di Woo-seok Yang vedi scheda film
Steel Rain è un film sud-coreano del 2017, scritto e diretto Yang Woo-juk; il film è tratto dall'omonimo fumetto realizzato sempre da Yang Wook-suk.
L'opera di Yang Woo-juk oltre ad aver aperto la XX° edizione del Far East Film Festival di Udine è visivile su Netflix.
Sinossi: Um Cheol-woo (Jun woo-jung) è un agente segreto nord-coreano in pensione nonostante la giovane età; un giorno il suo ex-superiore Ri lo invita a compiere un ultima missione: sventare un possibile un colpo di stato, la missione lo condurrà a Seul e per forza maggiore si troverà costretto a cooperare con Kwak Cheol-woo (Kwak do-won) segretario alla la sicurezza sudcoreano; i due si troveranno immischiati in un vero e proprio intrigo internazionale.
Yang Woo-suk dopo il pluripremiato The Attorney (Black Dragon Audience Award,nel 2014, al Far East Film Festival di Udine) ritorna alla regia con un blockbuster si convenzionale ma sicuramente riuscito, in gardo di proporre un potenziale scenario apocalittico più che mai plausibile [fortunatamente i due massimi leader della penisola coreana, Moon jae-in e Kim Jong-un, poche ore fa si sono incontarti scambiadosi una storica stretta di mano: «non ci sarà mai più una guerra nella penisiola» così hanno dichiarato i due leader].
Steel Rain parte come un'avvincente spy-story dove il regista propone gli ormai classici ,ma pur sempre veritieri, clichè inerenti allo stile di vita delle due Coree; all'iniziale villaggio rurale di Pyongsong si contrappone la lussuosa e capitalista Seul (a tal proposito troviamo Kwan cenare con i propri figli in una celebre catena di fast-food). Con il passare dei minuti il ritmo del film aumenta notevolmente dove il genere action viene esplorato su più fronti: buddy-movie, action-thriller e war-movie si mescolano alla perfezione.
L'azione ,gestita molto bene, dunque è la protagonista principale del film tuttavia Yang Woo-juk è bravissimo ad inserire in funzione di anticlimax elementi e argomentazioni interessanti e attuali, ossia abbozzare un discorso geopolitico chiamando in causa due superpotenze mondiali come Stati Uniti e Cina oltre a far emergere una personale visione politica sulla questione delle due-coree (il regista auspica ad una Corea unita e liberale)
Bravissimi i due protagonisti; Kwak Cheol-woo è ormai un nome di punta dello star system locale, qui lo troviamo recitare con uno stile che richiama il metodo Song kang-ho, ovvero passare con dissinvoltura dal tragico al comico, Jun Woo-jung (altro divo) propone invece un'ottima performance "muscolare".
Il film è strutturato intorno ai due divi ed il regista ripropone i classici stilemi del buddy-movie, quindi da situazione conflittuale i due arriveranno a conoscersi e rispettarsi profondamente, anzi si instaurerà un legame molto forte che ricorda la "bromance" del maestro John Woo.
Steel Rain si pone come un solido blockbuster si convenzionale ma sicuramente efficiace offrendo 139 minuti di intrattenimento di qualità.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta