La recensione su Night Bus

Night Bus (2017): locandina

20 FEFF UDINE

Un bus come teatro di guerra, o, all'opposto, come riparo contro uno scontro fratricida che non ammette carità e lungimiranza alcuna.

In un'epoca contemporanea ma non perfettamente precisata, in una Indonesia che potrebbe essere una qualunque altro paese scosso da disordini intestini e da una sporca guerra civile, ove ranghi partigiani si ribellano all'esercito militare, scaldando il clima ed arrecando danni e perdite di vite soprattutto ai danni della classe sociale più indifesa e presa di mira, ovvero il popolo indifeso, un bus di linea riprende il suo percorso dopo giorni di interruzione a causa dei predetti scontri. Lautista ha bisogno di riprendere a lavorare per portare nuova linfa vitale in famiglia, ridotta allo stremo dal clima belligerante, dalla scarsità di cibo, e dai saccheggi. Lautobus avrà il compito di portare alcuni passeggeri nella città di Samper, approfittando di una supposta tregua tra le forze di regime, ed i ribelli asserragliati nella boscaglia.

Night Bus (2017): scena

Night Bus (2017): scena

Una fauna sfaccettata di passeggeri che il regista Emil Heradi si prende tutto il tempo necessario per descrivere, almeno per piccole scandagliate fasi di vita sufficienti a chiarircene il carattere, l'indole, le caratteristiche comportamentali, e, almeno in parte, i motivi per cui si sta dirigendo in quella località calda e belligerante, davvero assai pericolosa. 

Dovranno affrontare agguati, posti di blocco, attentati, controlli severi e scandagliati, risolvere anche alcuni inconvenienti occorsi durante il tragitto, e trovare la forza per andare avanti nonostante tutto e nonostante la destinazione si riveli poco per volta come tutto il contrario di un paradiso altamente agognato.

Night Bus (2017): scena

Night Bus (2017): scena

Nonostante qualche lungaggine evitabile, eliminabile a maggior vantaggio del ritomo e della tensione che spesso caratterizzano i momenti migliori di una pellicola comunque assai valida e matura, Night Bus riesce a creare un clima teso di attesa e di suspence, quasi di orrore nei riguardi di personaggi che approfittano dei rispettivi titoli e gradi per utilizzare l'arroganza che li arma ed anima, ai danni e a sfavore di una classe sempre più inesorabilmente relegata alla sofferenza e all'annientamento, fisico come morale.

Duro, incalzante, forte di una tensione che sa coinvolgere, Night Bus avesse anche il dono della sintesi, potrebbe essere un film maturo e perfetto che tende a distinguersi positivamente dalla massa come una insolita perla, imperfetta ma non per questo meno bella e genuina di quelle tendenti al più perfetto equilibrio, proveniente dalla Indonesia.

Non tutto volge in questa positiva direzione, ma il film, viaggio della speranza dai toni cupi e pessimistici, crepuscolari e mortiferi quasi come a trovarsi dinanzi ai disperati senza arte né parte di Vite Vendute di Clouzot, ha il pregio di farsi rispettare per le tematiche assai realistiche che sa trattare, e la lucidità dell'opera che - nonostante una certa prolissità di fondo, non esente da descrizioni caratteriali a volte sin troppo standardizzate - sa analizzare problematiche scottanti e a carattere universale, proprie di un mondo sempre e troppo indelebilmente ed irrimediabilmente sporco, egoistico, approfittatore delle debolezze altrui.