Regia di Sheng Ding vedi scheda film
A Better Tomorrow 2018 è un film cinese del 2018, scritto, diretto e montato da Ding Sheng. L'opera è un remake dell'omonimo capolavoro di John Woo del 1986.
Sinossi: Zhou Kai è un noto contrabbandiere ed insieme al suo giovane socio Ma Ke formano una coppia formidabile. Kai ha pure un fratello poliziotto, il quale è all'oscuro della vera professione di Kai. Un giorno i due criminali vengono inaspettatamente incastrati dai loro capi, e le cose si complicheranno per entrambi...
Ad un primissimo sguardo questo secondo remake di A Better Tomorrow (il primo realizzato in Corea del Sud nel 2010) potrebbe apparire come l'ennesima operazione inutile e addirittura dannosa ed irrispettosa verso l'opera originale; dopo tutto il film di John Woo è un capolavoro della storia del cinema, un'opera in grado di dare vita ad un vero e proprio genere cinematografico denominato Heroic Bloodshed (eroico spargimento di sangue) inoltre dopo aver visto questo film posso comprendere i vostri dubbi e critiche a Sheng, tuttavia è opportuno contestualizzare bene il tutto.
Sheng è uno dei pochi registi cinesi a realizzare crime-movie decisi e realistici all'interno del cinema commerciale cinese, riuscendo sempre a gestire con intelligenza le imposizioni severe della censura.
Sheng inoltre è un grande amante del cinema di Hong Kong (pensiamo alla sua amicizia con Jackie Chan), in particolare modo del crime-movie di Woo nonostante il suo stile sia completamente diverso e attraverso questo film ha voluto rendere omaggio ad uno dei suoi miti (a tal proposito il celebre brano Dang Nian Qing di Leslie Cheung è onnipresente) ma a modo suo.
Certo alla fine della giostra l'opera non è minimamente paragonabile al capolavoro di Woo (idem le varie intepretazioni) però bisogna evidenziare il coraggio del regista sia per aver realizzato un remake così pesante, cinematograficamente parlando, sia per aver proposto una propria idea di cinema senza copiare (sareb stato comunque impossibile) l'ingegnoso e raffinato stile di John Woo.
Ding Sheng a grandi linene ripropone il concept originale realizzato da Woo, effettuando però alcune modifiche a partire dall'ambientazione; il regista gira tutto nella sua città natale a Qingdao inoltre per rendere più appetibile il film ai giovani cinesi decide di sostituire Taiwan (città dove si compie il tradimento ai danni di Ho) con la modernissima Tokyo (quartire di Shibuya).
A livello tematico invece ritroviamo tutti i topos cari a Woo: l'amicizia virile, l'eroismo, il senso di lealtà e coraggio, il tradimento e la vendetta verso personaggi sleali rimangono al centro del film tuttavia la rappresentazione è completamente diversa.
L'eleganza poetica dell'azione di Woo, sublime e manieristica qui è completamente assente; Sheng rimane fedele al suo cinema, dunque macchina a mano e montaggio serrato la fanno da padrone come confermato fin dall'incipit: un'operazione di polizia ripresa attraverso uno stile frenetico con immagini brusce realizzate appunto con la macchina a mano che conferisce all'azione un aspetto realistico e moderno.
Sheng inoltre inserisce anche delle velate relazioni amarose dei due membri criminali, situazioni non presenti nell'opera originale.
Un aspetto interessante che conferma l'amore del regista per il cinema di Hong Kong è dato dalla scelta del villain, interpretato dal mitico Lam Suet per una volta in carriera co-protagonista e non "semplice" caratterista; breve ma apprezzato anche il cameo di Eric Tsang (altra leggenda di Hong Kong) infine immancabile il cameo dello stesso regista (è un tassista) ormai suo marchio di fabbrica.
In A Better Tomorrow 2018 Sheng, nonostante la trama e gli eventi siano pressochè identici al film di Woo, riesce ad inserire una serie di elementi tipici della sua idea di cinema. Nel film non mancheranno quindi inseguimenti in auto o a piedi oppure rapimenti di civili innocenti (suo tratto distintivo) fino a scene di lotta in mare aperto.
A Better Tomorrow 2018 analizzato all'interno del cinema commerciale cinese, dove il crime-movie è davvero un tabù, risulta essere un film coraggioso; un crime movie roccioso e dinamico che confermano la fama di "duro" del regista.
Detto questo se un numero ristretto di giovani cinesi grazie a questo film ha riscoperto il capolavoro originale, allora il progetto di Sheng risulta vincente, mentre per un pubblico occidentale comprendo possa non piacere.
«Non amo ripetermi» è una delle affemazioni più celebri del regista, e realizzare un remake del genere non possono che rafforzare la sua personalità.
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