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A Better Tomorrow 2018

Regia di Sheng Ding vedi scheda film

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La recensione su A Better Tomorrow 2018

di alan smithee
4 stelle

locandina

A Better Tomorrow 2018 (2018): locandina

20 FEFF UDINE

Da Hong Kong alla Corea del Sud, fino ad arrivare in Cina. L'eccezionale capostipite di John Woo (oggetto di ben due seguiti, uno del gran cineasta originario e l'altro di Tsui Hark), era già stato oggetto di un remake sudcoreano del 2010: della versione cinese, che datandosi "2018" già in qualche modo preannuncia non si tratterà che di una ritrattazione destinata ad essere ricordata poco più del presente anno, non si sentiva invero troppa urgenza, forse solo un pò di curiosità cinefila distratta.

Restano le dinamiche di base e familiari del film originario, cambiano le location e tutto il resto: in una fittizia città di mare ove un contrabbandiere agisce alla completa insaputa del fratello più giovane, poliziotto promettente utilizzato proprio per sconfiggere quel tipo di criminalità organizzata.

Un diverbio intestino alla band, espone il nostro protagonista Kai a rischi che non avrebbe mai corso, e per questo viene arrestato proprio ad opera del fratello poliziotto. Sarà solo l'inizio di una guerra intestina che metterà a serio repentaglio un equilibrio familiare già fragile, oltre che esporre a rischi elevati entrambi i due fratelli protagonisti.

scena

A Better Tomorrow 2018 (2018): scena

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A Better Tomorrow 2018 (2018): scena

scena

A Better Tomorrow 2018 (2018): scena

La regia sinuosa ed elegante di Woo viene decisamente sostituita da una tecnica più grossolana e verace che predilige l'azione cruda e il dinamismo roboante, per nulla poetico, dell'action più adrenalinica, ove però l'incanto della messa in scena, magari artefatta ed enfatica, ma visivamente potente ed unica di Woo, svanisce per mettere in piedi un thriller di certo più moderno ed aggiornato su tempistiche e location differenti, ma anche decisamente ed irrimediabimente più dozzinale e senza stile.

Dietro la regia un pò greve e rozza, anche se dinamica, dello specialista dell'action Ding Sheng (che vanta diverse fortunate collaborazioni col divo Jackie Chan), A better tomorrow 2018 è solo un fuoco di paglia che infiamma per pochi istanti (soprattutto se non si pensa o addirittura si riesce a dimenticare il mirabile, impareggiabile originale), ma sparisce nell'oblio già il giorno dopo la visione, come con una certa coerenza suggerisce il titolo forte di una opportuna data di scadenza.

Ridicola, se non scellerata, l'insistente tendenza farlocca del regista qui menzionato, di sostituire le voluttuose scene al ralenti dei colombi (un "touch" ricorrente il tutta la cinematografia di Woo), con sbiadite riprese di voli di gabbiani, utili solo ad irritare i molti fans del grande regista hongkonghese John Woo.
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