Regia di Gabriele Mainetti vedi scheda film
X-men alla romana, in salsa film neo-realista e tarantiniano, perché dove si fermano quelli della Marvel, Gabriele Mainetti continua, non risparmiando il politicamente scorretto (il nano freak buono che si masturba), le scene di sesso (il personaggio peloso di Claudio Santamaria che copula con una sua simile), tortura e violenza.
X-men alla romana, in salsa film neo-realista e tarantiniano, perché dove si fermano quelli della Marvel, Gabriele Mainetti continua, non risparmiando il politicamente scorretto (il nano freak buono che si masturba), le scene di sesso (il personaggio peloso di Claudio Santamaria che copula con una sua simile), tortura e violenza, soprattutto sugli ebrei e sui freak circensi. Come opera, però, l'ho trovata inferiore a "LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT", anche se lo psicotico gerarca nazista che vede nel futuro è un cattivo che non fa rimpiangere quello di Luca Marinelli. Non male la ragazza elettrica di Aurora Giovinazzo (che è la vera protagonista del film), il capo circense di Giorgio Tirabassi (che è anche malinconico), il partigiano freak di Max Mazzotta, con la sua banda di sbandati, e Pietro Castellitto, giovane albino che ha il potere di controllare gli insetti. Concludendo è un bel film, ma non perfetto, paccato non abbia avuto il "successo" di "DIABOLIK",che non si merita affatto il podio che ha conquistato questo Natale.
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