Regia di Jeremy Saulnier vedi scheda film
Jeremy Saulnier centra il terzo film su tre, non poca cosa per chi decide di fare il regista (e sceneggiatore) e lo considero uno dei più talentuosi "nuovi" registi americani, seppure il suo primo film, "Blue Ruin", ha ormai più di dieci anni sulle spalle. Storie interessanti e originali, in bilico fra il thriller e l'horror, sostenute da un'ottima qualità registica, sono la base del suo Cinema. Anche "Hold The Dark" non fa difetto ai precedenti e, anzi, è anche più arioso, vasto, importante. E' un "Balla coi Lupi" innevato, un western moderno, tutto girato fra le nevi dell'Alaska, commistione di nativi americani e i loro miti e l'uomo bianco, molto più razionale. E' un thriller che non rinuncia al sangue, che sconfina nel metafisico, parte, questa, che è l'unico punto debole del racconto. In due ore qualcosa di irrisolto rimane, forse mette troppa carne sul fuoco, (l'influenza della guerra in Iraq, per esempio, un po' buttata lì), ma quando, con il suo passo lento, il film prende quota, affascina e convince. Ho amato particolarmente la sparatoria nella parte centrale, girata in maniera magnifica e che esplicita il talento di Saulnier. Bel prodotto, non certo di serie B, con attori convincenti e belle riprese e panoramiche. Consiglio di vedere tutta la sua, breve, filmografia.
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