Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Ritratto di un'amicizia realmente fraterna impostato sui binari non facili (nè per il narratore, nè per lo spettatore) del rapporto morale e sentimentale fra i due: i toni si fanno dallo struggente al patetico, particolarmente nella chiosa finale apertamente cristianeggiante. Film di intensità che pertanto purtroppo langue in quanto a dinamicità; se non ci si addormenta è un'opera straziante, commovente, di una speranza - pur nel dolore - invereconda.
La sfortunata storia di due fratelli, dall'infanzia nel primo dopoguerra attraverso la perdita dei genitori, la miseria e la malattia, fino alla morte del più giovane nel secondo dopoguerra. Rimane intatto anche nella lontananza il rapporto empatico e solidale dei due.
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