Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
Gli effetti collaterali della Liberazione.Un affresco di un Italia rurale che sta avvicinandosi alla fine della guerra,forzatamente semplificato da De Sica e che non ha la forza evocativa dei suoi capolavori neorealisti ma che comunque .ha una solidità di regia e sceneggiatura invidiabili.La messa in scena formalmente è ineccepibile e lontana concettualmente dal neorealismo,ma è efficace nella stessa maniera con la scelta di un bianco e nero molto nitidi e dai contrasti forti per accentuare la durezza del contesto.E fondamentalmente dobbiamo considerare questo film una regia alimentare di De Sica,uno di quei film a cui infondeva il suo tocco sempre intelligente e di gran classe ma che avessero quella nazionalpopolarità che gli permettesse di incamerare abbastanza soldi per poi pensare a progetti più nel cuore del regista.Ma questo film probabilmente andò molto oltre le intenzioni degli autori ,descrisse un quadro genuino e niente affatto riconciliatorio di quello che era successo ,descrisse con termini duri senza edulcorare nulla la sventura di queste due donne madre e figlia prima strappate alla loro città dai bomabardamenti alleati su Roma poi ferite nel corpo e nell'anima durante il viaggio di ritorno verso la capitale da una pattuglia di soldati marocchini.E su tutto poi la straordinaria prova recitativa della Loren che fagocita l'intero film col suo sguardo di fuoco e la sua aria di popolana verace e consapevole finalmente disincagliandosi dallo scomodo ruolo di amica di... in cui pericolosamente stava inevitabilmente scivolando.Una prova che le valse meritatamente numerosi premi e che permise di elevare il film a uno status a cui probabilmente non aspirava....ma siamo contenti così
bravo
lontano dai ruoli della sua maturità
non male
fagocita con un solo sguardo tuttto il film...
la messa in scena è formalmente ineccepibile,la prova della Loren anche
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