Regia di Kevin Spacey vedi scheda film
Quando il pensiero razionale e l'evidenza empirica decretano che non c'è scampo alcuno, tocca alla follia e al caso inventare un'assurda via di uscita: un volo verso un livello surreale, in cui lo stallo si risolve sovvertendo, in maniera impensata, tutti i ruoli e gli equilibri. A decidere l'evolversi della situazione, in questa storia di rapinatori, ostaggi e poliziotti, non è tanto la schermaglia psicologica tra assedianti ed assediati, quanto il confronto morale e intellettuale che oppone, sui due fronti, idee, proposte ed obiettivi. Verità e falsità, franchezza e reticenza, affondi e ritirate, si alternano in questo complesso gioco di strategie incrociate, in cui ognuno concepisce per sé un percorso di fuga individuale, che solo in parte vuole rivelare. Le singole strade finiranno per ingarbugliarsi, stringendo i personaggi in un nodo che - siano essi vittime o superstiti, onesti cittadini o criminali - comunque li condannerà per sempre. In questo film claustrofobico, il seminterrato del sequestro isola un campione di umanità in uno spazio chiuso e angusto, per farne riecheggiare le voci dissonanti. Viene così messo in risalto quel vespaio di intenzioni che è - vista da dentro - la vita della nostra società.
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