Nei primi anni dell'Ottocento, in Tasmania, una giovane detenuta irlandese è in cerca di vendetta per l'omicidio della sua famiglia. Prendendo come guida un aborigeno, attraverserà le zone interne e otterrà molto più di ciò che si aspettasse.
Western femminista degli antipodi con intenti programmatici dichiaratamente attuali ed universali: la strisciante violenza che attraversa un consorzio umano fondato come sempre sulla discriminazione etnica, sulla violenza di genere e sulle sperequazioni sociali. Bellissime locations tasmaniane e struggenti ballate tradizionali irlandesi.
Messasi sulle tracce del tenente Hawkins e dei suoi scagnozzi, la giovane Clare è decisa a vendicare la terribile violenza subita dall'ufficiale, compresi il brutale assassinio del marito e di una figlia ancora in fasce. Nel viaggio attraverso l'impervio bush tasmaniano troverà il sostegno e il conforto di una giovane guida aborigena, dal quale sembra dividerla una sprezzante… leggi tutto
Dopo il più che discreto Babadook (che, seppur non un capolavoro, rappresenta sicuramente quanto di meglio sia stato capace di regalare l’horror dell’ultimo decennio), la Kent alza ancora di più l’asticella delle ambizioni (con risultati pienamente convincenti) con questo suo opus n°2 che la conferma come una regista assolutamente da tenere… leggi tutto
VENEZIA 75 - CONCORSO - PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a JENNIFER KENT - PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a Baykali Ganambarr Nel primo ventennio del XIX° secolo, una giovane irlandese orfana, arrestata tempo addietro per cause non esattamente precisate, viene inviata al confino in territorio australe, presso lo sperduto avamposto di una colonia inglese.
In loco, negli anni trascorsi in quella… leggi tutto
La vendetta di una donna contro gli aguzzini che, oltre ad averla stuprata, hanno ucciso suo marito e il figlio ancora piccolo. Il secondo film di Jennifer Kent - regista dell’ammaliante Babadook - racconta i soprusi che vengono compiuti contro i più deboli (donne in primis) e anche contro le minoranze in generale: ad accompagnare la donna nel suo percorso vi sarà un uomo di…
L’opera seconda di Jennifer Kent è il punto più basso e al contempo il contro-manifesto del movimento #MeToo. Un film che osa porre in primo piano la bieca promozione di uno status quo social(e) deleterio arrivando perfino a sovrapporla alle ragioni e alle scelte dei propri personaggi. Ne emerge un corto circuito narrativo che rigetta in toto la logica ma abbraccia…
Jennifer Kent dopo il suo debutto con il particolare horror "Babadook" che si discostava dai parametri abituali del genere, dopo quattro anni dirige "The Nightingale" drama-revenge in cui dimostra di nuovo la sua vocazione al distaccamento canonico dagli altri film dimostrando di essere una regista dal talento apprezzabile ed anticonformista. Che non sia stato distribuito in Italia è…
Messasi sulle tracce del tenente Hawkins e dei suoi scagnozzi, la giovane Clare è decisa a vendicare la terribile violenza subita dall'ufficiale, compresi il brutale assassinio del marito e di una figlia ancora in fasce. Nel viaggio attraverso l'impervio bush tasmaniano troverà il sostegno e il conforto di una giovane guida aborigena, dal quale sembra dividerla una sprezzante…
Legenda alla Leggenda.
• Corsa all'Ovest, Destino Manifesto, Febbre dell'Oro, Terra dell'Abbondanza.
• Fine XIX secolo: tramonta il West, nasce il Cinema: sorge il Western.
• Nel mentre: John…
Nel territorio proprio - senza scomodare l'indigeno Peter Weir e l'in trasfert'antipode Nicolas Roeg - del naturalizzato Rolf de Heer (“the Tracker”, passando dall'Australia degl'inizi del XX secolo alla Tasmania degl'inizi del XIX, cent'anni prima, duecento da oggi), l'opera seconda di Jennifer Kent (“Monster”, “Babadook”) si porta sulle spalle un…
Dopo il più che discreto Babadook (che, seppur non un capolavoro, rappresenta sicuramente quanto di meglio sia stato capace di regalare l’horror dell’ultimo decennio), la Kent alza ancora di più l’asticella delle ambizioni (con risultati pienamente convincenti) con questo suo opus n°2 che la conferma come una regista assolutamente da tenere…
È finita anche quest'anno, dopo una dozzina di giorni esaltanti trascorsi con gli altri ragazzi e ragazze del gruppo di FilmTv, spesi a trangugiare… segue
Quando verso la fine di luglio venne annunciato l'elenco delle pellicole presenti alla Mostra del Cinema, la soddisfazione di addetti ai lavori e semplici… segue
Anche quest’anno la sigla è cambiata, e l’attenzione fin dall’inizio è stata per la singolare, splendida, figura di una donna coricata sul letto, con le sole mutandine rosse, a pancia…
Dopo dieci giorni di proiezioni che trovate documentate nel nostro speciale, la 75ma edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia… segue
Prima di parlare del nono giorno al Festival di Venezia, occorre soffermarsi su un episodio increscioso accaduto subito dopo la proiezione dell’unico… segue
VENEZIA 75 - CONCORSO - PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a JENNIFER KENT - PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a Baykali Ganambarr Nel primo ventennio del XIX° secolo, una giovane irlandese orfana, arrestata tempo addietro per cause non esattamente precisate, viene inviata al confino in territorio australe, presso lo sperduto avamposto di una colonia inglese.
In loco, negli anni trascorsi in quella…
Alla sua opera seconda dopo il successo dell’horror Babadook, l’australiana Jennifer Kent cambia registro e propone con The Nightingale un dramma (con qualche accenno splatter) ambientato nella selvaggia Tasmania dell’Ottocento. Siamo nel 1825 nella Terra di Van Diemen, colonia britannica usata per ospitare deportati e militari. I deportati, provenienti dal Regno Unito, sono…
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Commenti (3) vedi tutti
Revenge movie al femminile diretto alla maniera della Kent
leggi la recensione completa di TerenceFletcherGiusto e necessario, ma [(in)co]scientemente furbo, ricattatorio e consolatorio.
leggi la recensione completa di mckWestern femminista degli antipodi con intenti programmatici dichiaratamente attuali ed universali: la strisciante violenza che attraversa un consorzio umano fondato come sempre sulla discriminazione etnica, sulla violenza di genere e sulle sperequazioni sociali. Bellissime locations tasmaniane e struggenti ballate tradizionali irlandesi.
leggi la recensione completa di maurizio73