Regia di Steven Caple Jr. vedi scheda film
Scritta la ricetta del Cocktail Rocky Balboa: Apollo Creed più Ivan Drago con una spruzzata di Clubber Lang. Piace ai giovani, meno a chi accusa il logorio della vita moderna.
Prendere una parte di Rocky III, una parte di Rocky IV ed un pizzico di Rocky II, miscelare bene aggiungendo edulcoranti e coloranti ed ecco questa seconda avventura drammatica alla ricerca della propria dignità sportiva, esistenziale, famigliare ecc. Insomma il solito iter dalle stelle alla stalle andata e ritorno. Non si fraintenda: il film funziona, il ritmo è buono, la storia può anche appassionare e per chi non conosce la saga primigenia Creed II può risultare un buon prodotto, adatto al tempo ed alle mode contemporanee. Ma se si hanno ancora negli occhi le smorfie di Silvester Stallone e negli orecchi le grida "Adriaaaana Adriaaana" questa nuova avventura pugilistica risulta posticcia, priva di nerbo e soprattutto già vista. Un prodotto che funziona a seconda dello spettatore e la vittoria può arrivare solo gettando la spugna. Edonista.
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