Espandi menu
cerca
Moschettieri del Re - La penultima missione

Regia di Giovanni Veronesi vedi scheda film

Recensioni

L'autore

axe

axe

Iscritto dal 23 marzo 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 27
  • Post -
  • Recensioni 1461
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Moschettieri del Re - La penultima missione

di axe
4 stelle

Commedia avventurosa che racconta una storia dei quattro moschettieri resi celebri dai romanzi di Alexandre Dumas. D'Artagnan, Athos, Aramis e Porthos, ormai in là con gli anni ed occupati in altre attività, ma ancora fedeli alla regina francese Anna D'Austria, sono pronti ad accorrere in suo aiuto, per proteggere il figlio Luigi XIV, e, di conseguenza, l'intero regno, dalle macchinazioni del Cardinale Mazzarino. Insieme ad un fedele servo muto, che sembra insensibile al dolore fisico, i quattro, dopo una serie di peripezie, ottengono la liberazione di Luigi XIV, il quale era stato rapito. Ciò, nonostante i quattro, a causa dell'età avanzata, abbiano una forma fisica non eccezionale, e abbiano maturato un certo cinismo. Parte dei dialoghi dell'opera verte proprio su questi aspetti; il tempo che inevitabilmente scorre ed il crollo delle illusioni.Ho scelto di vedere questo film incuriosito dall'inusuale - per i nostri tempi - genere narrativo scelto, e per la presenza di un cast di tutto rispetto. Non sono rimasto soddisfatto; benchè gli attori protagonisti rendano prestazioni accettabili - mi sono piaciuti, in particolare, Sergio Rubini e Rocco Papaleo; Pierfrancesco Favino fa uso della medesima parlata utilizzata nel monologo di Sanremo 2018 - e sia i fantasiosi costumi, sia le suggestive ambientazioni siano piacevoli, il film mi appare carente per trama e montaggio. E' strutturato quale insieme di sketch e siparietti tenuti insieme da un "filo" narrativo , che lentamente perde di spessore fino a divenire asservito alla sequenza degli stessi. Non ho assolutamente apprezzato l'espediente narrativo che si rivela a fine film; sembra quasi che il regista, per giustificare tale "sfilacciamento", ascriva gli eventi al frutto della fantasia di un bambino dei nostri tempi, il quale, in coincidenza di un lutto che riunisce una serie di parenti - gli stessi personaggi della storia - idealizzi tra loro un buon rapporto che in realtà non esiste. Infine, i dialoghi, spesso grotteschi o basati sul non-senso, a volte, annoiano. Questo moderno film di "cappa e spada", mi è apparso come un'occasione persa. Divertente in qualche punto, ma con attori di quel calibro si poteva ottenere molto di più.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati