Regia di Giovanni Veronesi vedi scheda film
La prima reazione alla notizia dell’ennesimo adattamento cinematografico dei tre moschettieri è di pensare che non se ne sentisse il bisogno. Però alla fine io sono tra coloro che difficilmente resistono alla tentazione di vederlo, già solo per il fascino dei personaggi in sé, nonostante i precedenti a partire dagli anni duemila in poi siano stati di bassissimo livello con qualche caduta nel ridicolo involontario. In questo caso, se non altro, si tratta di un film dichiaratamente comico, una sorta di “Trent’anni anni dopo”, collocabile cronologicamente tra Vent’anni dopo e Il visconte di Bragelonne, che si discosta notevolmente dalle opere di Dumas e a cui non mancano alcuni spunti originali. E la sorpresa è che, nonostante l’involgarimento dei personaggi, per fortuna non si tratta di una comicità demenziale e solo in parte fracassona, invece presenta anche momenti ironici e surreali, per cui si ride veramente in più occasioni. Su certi aspetti si poteva fare di meglio, le scene d’azione ad esempio sono confuse e le ambientazioni esterne sono un po’ povere, ma l’aspetto che ho gradito meno sono gli accenni al mondo contemporaneo, che io non riesco mai ad apprezzare in un film a sfondo storico, e quindi ancor meno il finale. Certo, i film della trilogia di Lester restano inarrivabili, ma quella di Veronesi è una rivisitazione più che dignitosa, in cui il tempo scorre via in modo piacevole e non è necessario chiedere di più a film di questo genere.
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