Regia di Konstantin Khabenskiy vedi scheda film
Durante la Seconda Guerra Mondiale, a Sobibor, in Polonia, fu attivato dai nazisti un campo di sterminio. Unico scopo di questa struttura, era l'eliminazione fisica degli ebrei. Erano comunque presenti all'interno dell'area centinaia di prigionieri, resi involontariamente complici dell'eccidio. Il film racconta dell'organizzazione e della fuga di centinaia di prigionieri dal campo. In seguito all'evento, verificatosi nel 1943, il lager fu chiuso e l'area bonificata. Apprezzo l'impegno nel raccontare una vicenda legata alla tragedia dell'Olocausto, ma non altrettanto la realizzazione. Dalla visione di altre opere russe sull'argomento, ho imparato che non sono ammessi mezzi termini. Da una parte ci sono i nazisti, da un'altra parte il resto del mondo. I primi sono rappresentati come bestie assetate di sangue; crudeli, senz'anima, corrosi da insicurezze, psicopatie ed altri demoni interiori che li rendono estremamente arrabbiati con il mondo, animati da un odio irrazionale contro il popolo ebraico, che ritengono causa di ogni loro miseria. Dall'altro lato - in questo racconto - ci sono i prigionieri; non coesi, ma accomunati da un'unica triste sorte. Il film descrive le condizioni di vita e di lavoro interne al lager; racconta della volontà di fuga dei reclusi, dei dissidi tra loro, della programmazione e dell'attuazione del piano. Tali sequenze, tuttavia, sono separate tra loro da altre volte a mostrare l'estrema crudeltà dei carcerieri, le quali finiscono per prevalere. In alcuni momenti sembra di assistere ad un documentario sulle torture, fisiche e psicologiche. Giusto documentare gli orrori nazisti, ma non è quanto mi aspettavo dal film. Comunque, per quanto ho letto, la realtà storica è stata, a grandi linee, rispettata. Poco realistica, però, mi sembra, la presenza di una vicenda sentimentale tra due prigionieri, intrecciata al racconto principale. Mi è piaciuta l'idea, ma sono rimasto deluso dalla messa in scena, e mi riprometto di vedere il film "Fuga Da Sobibor", coproduzione Regno Unito / Jugoslavia, del 1987, per un confronto.
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