Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Prodottino televisivo piuttosto curato, ma sempre nei limiti della confezione per il piccolo schermo, già a partire dal cast: Antonio Sabato jr. come protagonista è decisamente discutibile - sotto il profilo della recitazione, si intende - ma il cognome (e in questo caso anche il nome) testimoniano a suo favore. La Cucinotta non è certo molto meglio e di altri nomi di un qualche risalto non ce ne sono. La storia è blanda e facile a seguirsi, come al pubblico televisivo piace: sceneggiatura dozzinale a sei mani firmata da Maria Carmela Cincinnati, Pietro Exacoustos e Giovanni Simonelli (figlio del regista di commedie Giorgio); Martino probabilmente si è limitato ad accettare una commissione, poichè in questo Padre papà non c'è quasi traccia di personalità. Compitino sbrigato alla buona e a testa bassa: per il regista si profila infatti una seconda carriera nel segno della fiction televisiva (dirigerà fra le altre cose anche un paio di annate della popolare serie Carabinieri). Curiosamente in quello stesso anno Renato Pozzetto usciva con una delle sue rare regie (la terza) su un soggetto simile a questo in vari punti, già dal titolo: Papà dice messa. Colonna sonora di Peppe Vessicchio con frequente ritorno del brano Una lunga storia d'amore, di Gino Paoli. 2/10.
Un bambino, dopo aver assistito per caso ad un omicidio di mafia, ripara presso un giovane prete, Don Giuseppe. Il piccolo rivela al sacerdote di essere suo figlio: infatti Don Giuseppe ebbe una relazione prima di prendere i voti. I due partono alla ricerca della madre...
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