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Cosa fai a Capodanno?

Regia di Filippo Bologna vedi scheda film

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La recensione su Cosa fai a Capodanno?

di mm40
2 stelle

Per ravvivare il Capodanno un gruppo di sconosciuti decide di organizzare uno scambio di coppia in una villa di montagna. Ogni coppia ha però i suoi problemi, e tutte ne hanno uno in comune: il furgone del catering si è perso per strada.

L’esordio dietro la macchina da presa difficilmente poteva essere meno riuscito, per Filippo Bologna, sceneggiatore con una decina di anni di lavoro alle spalle (anche per Giovanni Veronesi, per Pieraccioni e fra gli autori del successo al botteghino Perfetti sconosciuti, di Paolo Genovese). Cosa fai a Capodanno? è infatti un cinepanettone (cinespumante?) incolore e insapore, insignificante insomma ai massimi livelli e volgarotto a più riprese, leggerissimo nell’intreccio e nella costruzione dei personaggi, e soprattutto privo della necessaria verve che non può mancare a un prodotto comico popolare come questo pretenderebbe di essere. E dire che c’erano tutte le carte in regola per fare un po’ meglio: un cast in cui brillano nomi di buon livello e volti di richiamo (Alessandro Haber, Luca Argentero, Isabella Ferrari, Vittoria Puccini, Ilenia Pastorelli e, in parti minori, anche Riccardo Scamarcio e Valentina Lodovini); la fotografia di Maurizio Calvesi; la colonna sonora di Pasquale Catalano e, naturalmente, la sceneggiatura di Bologna, che sembra voler partire proprio da Perfetti sconosciuti per mettere in scena la tragicomica nottata di un gruppo di persone loro malgrado riunite sotto lo stesso tetto. Rispetto al lavoro di Genovese qui il ritmo è meno disperso, ma la tensione latita nel medesimo modo; la narrazione procede senza colpi di scena veri e propri nonostante le trovate inserite qua e là nella storia. Tutto molto piatto insomma, come le battute pseudo-intellettuali messe in bocca al personaggio di Haber (“Comunque Ulisse era un gran coglione, ha lasciato tutte le sue amanti per tornare dalla moglie che faceva la calza”). 2/10.

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