Regia di Lina Wertmüller vedi scheda film
Molto grottesco, come è nello stile della Wertmuller
Lina Wertmüller ama indiscutibilmente il cinema grottesco, ne ha fatto un marchio di fabbrica,in quasi tutti i suoi film si riconoscono macchiette esagerate e caricature pregne di enfasi dialettale ed estetica.Questo lavoro è coerente con la sua linea sbracata e il suo stile smodato e sguaiato.L'argomento era intrigante e anche attuale per l'epoca.Le madri "coraggio", che per salvare i propri figli dalla droga, arrivavano a denunciarli,sono stati storia e cronaca.Tuttavia qui l'intreccio risulta un giallo,a tinte fosche, barocco,poco credibile, molto pittoresco, con toni eccessivamente colorati.La città di Napoli,per la regista, diventa il palcoscenico naturale, per un un lavoro cosi marcatamente e smaccatamente teatrale,nell'accezione più forte,ai confini con la sceneggiata napoletana classica,Il film va preso per quello che è,non troppo sul serio.Gli attori sono bravi, Isa Danieli, Tommaso Bianco e Angela Molina sono perfettamente in parte,fuori ruolo Harvey Keitel,peraltro anche doppiato male.Però il tema della denuncia sociale contro il fenomeno dilagante della droga,è affrontato con toni troppo farseschi e non riesce a graffiare,più di tanto.
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