Nunziata, un'ex prostituta, riceve la vista di un malavitoso che, mentre cerca di violentarla, viene ucciso. Si pensa subito a un regolamento di conti e Nunziata finisce così sotto la "protezione" di una gang camorrista. Intanto arriva sul mercato napoletano una grossa partita di droga e omicidi simili al primo si susseguono a ritmo incalzante. Anche il figlio di dieci anni di Nunziata è finito nel giro della droga, mentre un malavitoso italoamericano tenta di indurre la donna a fuggire con lui...
Note
A volte farsesco, a volte pletorico, eccessivamente caricato, macchiettistico quanto basta: insomma tipicamente wertmülleriano. Ma non è un complimento.
Il mondo di Lina Wertmuller, e il suo caos bonario, all'ennesima potenza. Un complicatissimo ed inestricabile intrigo di dialoghi, battute, urla, sangue. Al netto della confusione, un film sincero e consapevole dei propri ancestrali difetti.
Film un po' "Sporco" nel senso di tema trattato nel quale qualche traccia controcorrente salta fuori dai bassifondi Malavitosi e poco altro da ricordare.Piccola presenza anche per Annie Papa.voto.4.
La Wertmuller ha saputo trarre il miglior partito dagli interpreti stranieri, ben amalgamati e calati nella realtà malavitosa napoletana, efficacemente doppiati in un napoletano spesso impervio-VOTO 6,5
L’universo di Lina Wertmuller è caotico, fracassone, sbrindellato, anche eccessivo e slabbrato, però inevitabilmente vitale. Nei suoi film più riusciti c’è una maschera d’attore (Giannini) che diventa tutt’uno con il personaggio e lo gonfia di tic e sintassi reiterati, sino a conferirgli piena patente di veridicità eccessiva ma… leggi tutto
Scritto insieme ad Elvio Porta, questo Complicato intrigo non è fra i titoli più noti della Wertmuller, ma è uno di quelli maggiormente premiati: tre i David (Angela Molina protagonista, fotografia di Giuseppe Lanci e scenografie di Enrico Job, marito della regista); due i Nastri d'Argento (Isa Danieli, non protagonista, e musiche di Tony Esposito), per tacere delle buone… leggi tutto
Lina Wertmüller ama indiscutibilmente il cinema grottesco, ne ha fatto un marchio di fabbrica,in quasi tutti i suoi film si riconoscono macchiette esagerate e caricature pregne di enfasi dialettale ed estetica.Questo lavoro è coerente con la sua linea sbracata e il suo stile smodato e sguaiato.L'argomento era intrigante e anche attuale per l'epoca.Le madri…
L’universo di Lina Wertmuller è caotico, fracassone, sbrindellato, anche eccessivo e slabbrato, però inevitabilmente vitale. Nei suoi film più riusciti c’è una maschera d’attore (Giannini) che diventa tutt’uno con il personaggio e lo gonfia di tic e sintassi reiterati, sino a conferirgli piena patente di veridicità eccessiva ma…
Scritto insieme ad Elvio Porta, questo Complicato intrigo non è fra i titoli più noti della Wertmuller, ma è uno di quelli maggiormente premiati: tre i David (Angela Molina protagonista, fotografia di Giuseppe Lanci e scenografie di Enrico Job, marito della regista); due i Nastri d'Argento (Isa Danieli, non protagonista, e musiche di Tony Esposito), per tacere delle buone…
La ragazza madre, sedotta e abbandonata, o magari peggio stuprata. La donna che cresce i suoi figli in solitudine. Con fatica, spesso con coraggio, a volte con rassegnazione. Ma quasi sempre con amore. Quante pellicole…
Sceneggiata napoletana strillata, urlata, stereotipata, orgogliosa, disperata: tremendamente efficace. E Tony Esposito si scatena. Lina Wertmuller conosce bene la varia umanità dei quartieri popolari e li fa diventare lo scenario di un giallo forsennato ed arrabbiato, dominato da una sequela di omicidi maschili caratterizzati dalla macabra presenza di una siringa penzolante…
Niente eufemismi pietosi. Per identificare la professione più antica del mondo - quella che forse vanta anche il maggior numero di appellativi (volgari e non) - meglio andare dritti. Lo ha fatto Ken Russel, non…
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Commenti (4) vedi tutti
Molto grottesco, come è nello stile della Wertmuller
leggi la recensione completa di Furetto60Il mondo di Lina Wertmuller, e il suo caos bonario, all'ennesima potenza. Un complicatissimo ed inestricabile intrigo di dialoghi, battute, urla, sangue. Al netto della confusione, un film sincero e consapevole dei propri ancestrali difetti.
leggi la recensione completa di MarioCFilm un po' "Sporco" nel senso di tema trattato nel quale qualche traccia controcorrente salta fuori dai bassifondi Malavitosi e poco altro da ricordare.Piccola presenza anche per Annie Papa.voto.4.
commento di chribio1La Wertmuller ha saputo trarre il miglior partito dagli interpreti stranieri, ben amalgamati e calati nella realtà malavitosa napoletana, efficacemente doppiati in un napoletano spesso impervio-VOTO 6,5
commento di wang yu