Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Con Loro 2 Sorrentino torna Sorrentino! Tuttavia restano i limiti di Loro 1.
Ho sperato che Loro 2 mi facesse ricredere sulla parziale delusione di Loro 1. In parte così è stato, ma la missione di Sorrentino di raccontare il personaggio italiano più “rilevante” (nel bene e nel male) del dopoguerra e il retroterra di cui si è alimentato non ha fatto centro pienamente. Intendiamoci, Sorrentino racconta in questo Loro 2 momenti di incredibile suggestione di Lui (e di Loro), si pensi al dialogo con l’amico Doris, al tentativo di riabilitarsi come venditore di case di un tempo, al dialogo con la ragazza ventenne che lo riproverà di avere un alito da vecchio, al dialogo con Mike Bongiorno (che nessuno fuori dall’Italia capirà), alla sequela di veline che recitano in film improbabili, alla lunga discussione con Veronica che è il sunto delle accuse e difese sul berlusconimo degli ultimi decenni (che aggiunge zero rispetto a quanto i giornali al servizio delle due parti ci hanno raccontato nei più minuziosi dettagli). Quello che poi riesce perfettamente a Sorrentino è rappresentare il senso di una fine che in fondo ci accomuna tutti, che va oltre il peso e la notorietà di un personaggio pubblico invadente, qui il regista da il meglio di se presentandoci un Berlusconi dal volto “umano”. Il finale infine, che non raccontiamo, è una prodezza autentica, degna di un cineasta che ha sempre il coraggio di spingersi oltre, regalandoci un tocco poetico di speranza. Purtroppo però il film nel complesso, e torniamo al punto di partenza, ha il (grande) limite di non essersi scrollato di dosso la vischiosità della cronaca (arcinota) su Berlusconi e il berlusconismo.
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