Il racconto di come Silvio Berlusconi, con la sua corte, sia riuscito a ridefinire il concetto di potere in un'epoca dominata dai media.
Note
Seconda parte di un progetto dedicato alla figura di Berlusconi, incentrata sui suoi rapporti con le alte sfere, sulla separazione da Veronica Lario e sulla crisi di governo.
L'ascesa e la discesa dell'uomo che ha rivoluzionato la politica in Italia attraverso l'uso dei media, ma ha anche sdoganato i peggiori stereotipi dell'italiano medio, riducendoli a fenomeno di costume.
Un po'meglio di Loro 1,comunque una biografia molto parziale sul presidente e da quando Silvio e' mancato anche questo film ha perso tutto il suo appeal...
La figura di Berlusconi è al centro di un periodo storico dimenticabile: dove l'apparenza predomina sui contenuti. Un grande imprenditore (ne va dato atto) attira attorno a sé "Loro": opportunisti, egoisti, politici collusi e belle ragazze attratte dal facile successo.
Sorrentino si concentra sul desiderio dei personaggi di trovare spazio per una dimensione sentimentale autentica, il che si rivela tragicamente inutile, l’innamoramento è dei giovani e per i giovani, l’alito del protagonista sa di vecchio e, soprattutto, non c’è più nulla di reale nel mondo rarefatto della politica.
Prosieguo del dittico sull'Uomo di Arcore, visto come: anfitrione in “buen retiro” circondato da nani e ballerine; cavaliere sconfitto ma pronto a tornare alla politica; borioso parolaio imbonitore di sé stesso. L'aspro litigio con Veronica e le desolanti parole di Stella riescono in parte a minare l'egotismo del sultano B.
Trimalcione è l'immagine della Roma decadente, e la Roma decadente è sintetizzata nell'immagine metonimica di Trimalcione. Su questa equivalenza, su questa sorta di nastro di Moebius che lega senza soluzione di continuità l'individuale e il collettivo, ritengo si basi il film.
Un passo avanti rispetto al primo film. "Loro 2" è più focalizzato sul personaggio, sulla sua figura e sulle sue relazioni, ed è una figura che non appare solo caricaturale come si temeva, ma un originale impasto di grottesco e di malinconia. Qui Servillo torna a fare il mattatore come nei precedenti film di Sorrentino, ma cercando di non perdere di vista l'anima del… leggi tutto
In quello che è il sanguinante cuore di tenebra di Loro (2), Lui, e Noi, Veronica erutta veraci verità (tutte quelle che avversari politici, media, osservatori, elettori non hanno mai osato ammettere e usare, salvo rarissime eccezioni) come lava incandescente sulla faccia plastificata di Silvio. Dialogo penetrante, sconquassante, un muro-contro-muro… leggi tutto
Un prodotto in scadenza.
Volevo credere che fra Loro 1 e Loro 2 si frapponesse una netta cesura; che dopo il rigore nella coreografia dei corpi ed i cenni alle abitudini private venisse il rigore nell’analisi politica; che il focus fosse posato sul volto di Lui, uomo pubblico; che l’analisi entrasse nel dettaglio; che ad emergere fosse la vision politica, ma… leggi tutto
Invogliato dalla recensione negativa di un altro utente che, sotto la premessa del "non sono di destra ma", ha sciorinato un'epica difesa della martoriata memoria di Berlusconi, ho affrontato con molta curiosità questo lavoro di Sorrentino restandone piacevolmente sorpreso sotto certi aspetti. Da avido lettore delle vicende del Cavaliere mi aspettavo la solita biografia all'acqua di rose…
Così, per ricordare.
E in attesa di vedere altri film, vedi quello firmato da Audiard.
PS Cara ed amata Amy Adams, prima o poi la statuetta Oscar la riuscirai a vincere anche tu.
Se può…
Arriva oggi nelle sale italiane (qui l’elenco completo) e in contemporanea su Netflix Sulla mia pelle di Alessio Cremonini. Presentato come film di… segue
Senza la presenza - gradita e ingombrante - del fenomeno Checco Zalone, l’unico che sposta gli equilibri del nostro botteghino negli ultimi anni,… segue
Ha più ritmo rispetto al primo episodio. Si concentra di più sulla vicenda intima del famoso pregiudicato, con uno scavo psicologico di assoluto rilievo. Qui si sottolinea giustamente la sua falsità: la teatralità innata con cui cerca di ingannare chiunque, pur di averne un tornaconto economico. La coscienza è assente, (“Non mi offendo mai”;…
Come giudicare Loro 2 ? Lasciato in disparte Tarantini - Scamarcio , si torna al ritratto dell' imprenditore che ha dominato l' immaginario collettivo e influenzato una buona parte della società.
Ma è anche un film sugli spettatori , pigri che asistono alle sue conquiste e ai suoi misfatti , della sua moda trash e superficiale , di come tutti più o meno vedessero in lui un…
Non sono un esperto del cinema di Paolo Sorrentino e come la maggioranza degli Italiani, l'ho scoperto dopo l'oscar alla Grande Bellezza (2013) e avendolo visto (una sola volta) su Canale 5 il giorno dopo l'oscar, mi ha lasciato sensazioni non definibili e a tutt'ora non so se il film mi sia piaciuto o meno. Le sensazioni sull'ultima fatica di Sorrentino sono le stesse, anche se il voto è…
Ancora un fine settimana fortemente negativo: era facile prevederlo, con la festa della Repubblica che è sì caduta di sabato, ma ache ha almeno permesso la chiusura di molti negozi, invitando in…
Magari tra qualche tempo, ma occorrerà riconoscere il grande merito di Loro (inteso quale film unico, con le sue iterazioni di immagini e filosofie, la ricorsività, la assunzione di un punto di vista cucinato dal regista nel consueto trionfo di barocchismi e sentenze incartate sotto forma di innocui motti, o viceversa). Il merito è quello di aver rivelato una verità…
Morra (Riccardo Scamarcio) è ormai definitivamente coinvolto nel ruolo di procacciatore di bellezze per Silvio Berlusconi (Toni Servillo) mentre l'uomo politico, coinvolto nello scandalo dei rapporti con pseudo minorenni, deve affrontare la decisione di Veronica Lario: il divorzio. La sconfitta elettorale sembra essere un ulteriore segno di declino politico ma Berlusconi…
Esagerazione è la parola d’ordine di quest’atto conclusivo dell’epopea di Silvio Berlusconi. Condito da un’eccessiva dose disgusto che Sorrentino sembra volontariamente far trasbordare; cosciente e consapevolmente capace di rendere tale sensazione piuttosto percepibile allo spettatore.
A differenza della prima parte che risultava introduttiva e scorrevole,…
È proprio un brutto film e anche noioso. Non sempre le due cose sono associate. Se questo è il meglio che gli italiani riescono ad esprimere, si sancisce la morte definitiva del cinema italiano che dal dopoguerra fino ai primi anni 80 aveva ancora qualcosa da dire. S. mette in scena in modo grottesco ed espressionista la mostruosità della realtà italiana ma lo fa con…
Dopo la prima parte incentrata su "Loro", ecco la seconda, quella su "Lui".
Sorrentino qui si affida totalmente all'estro teatrale di un Servillo ancora una volta in splendida foma.
Il "nostro" giganteggia dall'inizio alla fine e ci restituisce alla perfezione, per chi scrive, la maschera di un uomo solo : ma soprattutto, patetico.
Molte…
Secondo ogni previsione avrebbe dovuto essere un weekend positivo, capace di proseguire la buona serie che durava da 3-4 settimane. Poi però, gli imprevisti. Uno in realtà era prevedibile, dato che era…
Loro due sono Silvio (Servillo) e Veronica (Ricci), esasperata dai bunga bunga, dalle olgettine e dalle minorenni che hanno trasformato l'ex presidente del consiglio nello zimbello di mezza Europa. Loro due sono Silvio e Mariano Apicella (Esposito), che lo accompagna con la chitarra in una delle tante esibizioni ombelicali davanti a un pubblico di adulatori. Loro due sono Silvio ed Ennio Doris,…
Un'opera che mastica storia e realtà per risputarla Arte, se qualcosa resterà di questo Cinema, Loro resteranno sicuramente. Regia impeccabile, con più di un momento da gridare al Miracolo, per l'intelligenza della scrittura (da Dio). Un mix geniale di verità sofferta e volgarità gratuita, un puzzle di circa sessanta milioni di tessere rivestite di uno…
“L’altruismo, caro Silvio, è il modo migliore per essere egoisti”, rivela il caro amico banchiere Ennio al suo imprenditore idolo che lo ha messo a capo della banca che gestisce l’impero finanziario di Lui. Un menestrello di corte che sa sorprendere il capo proponendogli di rimborsare tutti i clienti rimasti fregati dagli ultimi incauti investimenti, dalle rese…
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Commenti (10) vedi tutti
L'ascesa e la discesa dell'uomo che ha rivoluzionato la politica in Italia attraverso l'uso dei media, ma ha anche sdoganato i peggiori stereotipi dell'italiano medio, riducendoli a fenomeno di costume.
leggi la recensione completa di alfatocoferoloUn po'meglio di Loro 1,comunque una biografia molto parziale sul presidente e da quando Silvio e' mancato anche questo film ha perso tutto il suo appeal...
commento di ezioLa figura di Berlusconi è al centro di un periodo storico dimenticabile: dove l'apparenza predomina sui contenuti. Un grande imprenditore (ne va dato atto) attira attorno a sé "Loro": opportunisti, egoisti, politici collusi e belle ragazze attratte dal facile successo.
leggi la recensione completa di undyingSorrentino si concentra sul desiderio dei personaggi di trovare spazio per una dimensione sentimentale autentica, il che si rivela tragicamente inutile, l’innamoramento è dei giovani e per i giovani, l’alito del protagonista sa di vecchio e, soprattutto, non c’è più nulla di reale nel mondo rarefatto della politica.
leggi la recensione completa di MalpasoCon Loro 2 Sorrentino torna Sorrentino! Tuttavia restano i limiti di Loro 1.
leggi la recensione completa di siro17Prosieguo del dittico sull'Uomo di Arcore, visto come: anfitrione in “buen retiro” circondato da nani e ballerine; cavaliere sconfitto ma pronto a tornare alla politica; borioso parolaio imbonitore di sé stesso. L'aspro litigio con Veronica e le desolanti parole di Stella riescono in parte a minare l'egotismo del sultano B.
commento di Leo MaltinMolto meglio della prima parte. Ti amo Sorrentino.
commento di FiestaUn capolavoro che resterà nella storia del cinema.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiFormalmente più equilibrato di Loro 1, è da questo secondo capitolo che inizia realmente il film di Sorrentino.
leggi la recensione completa di starbookTrimalcione è l'immagine della Roma decadente, e la Roma decadente è sintetizzata nell'immagine metonimica di Trimalcione. Su questa equivalenza, su questa sorta di nastro di Moebius che lega senza soluzione di continuità l'individuale e il collettivo, ritengo si basi il film.
leggi la recensione completa di maldoror