Regia di Anna Maria Tatò vedi scheda film
In una lunghissima cavalcata di oltre tre ore (ma al cinema è stata distribuita anche una versione di un'ora e mezza), l'ultima compagna di uno dei più grandi attori italiani di tutti i tempi racconta l'uomo e l'artista, alternando nel montaggio il racconto del protagonista con le sequenze di alcuni film degli spettacoli teatrali, delle riprese durante la lavorazione, persino delle canzoni. Il ritratto che ne scaturisce è quello di un personaggio squisito ed umile, "antieroe quotidiano onesto, per niente chiacchierone, seduttore riduttivo e dubbioso, buon nemico della megalomania, della vanità e della retorica" (Tornabuoni), consapevole delle proprie fortune e refrattario a certe forme esagerate di divismo, innamorato di Cechov e riconoscente nei confronti dei grandi maestri della sua carriera: De Sica, innanzitutto, e poi Visconti e Fellini, ma anche l'ammirazione, l'amicizia ed il rispetto per Petri, Scola e Ferreri. Una bella storia antologica del cinema raccontata da uno dei suoi maggiori protagonisti.
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