Regia di Anna Maria Tatò vedi scheda film
Sì, certo, Mastroianni dice anche qualche banalità, specialmente nella versione lunga di questo film che raccoglie gli ultimi momenti di un grandissimo attore. Che, pur non essendo truccato (anzi, mettendo in mostra anche i suoi acciacchi), recita, come al solito, da par suo. Il film, comunque, cattura, per la sincerità che Mastroianni mette in campo, parlando alla macchina da presa come a un confidente, al quale ormai non vale la pena di nascondere più niente. E si toccano vertici d'emozione quando l'argomento sono i genitori o il fratello (bellissimo l'episodio in cui, commentando "Scipione detto anche l'Africano", nel quale Marcello e Ruggero Mastroianni recitarono insieme, la mamma, rivolgendosi al primo disse "Tu sei stato bravissimo, come al solito... però il roscetto è stato più bravo di te"), oppure gli amici di una vita, da Fellini a Ferreri a Elio Petri. Un commovente addio ad un amico di tantissimi film vissuti insieme. Da preferire la versione breve: in quella lunga la Tatò indulge troppo a spezzoni tratti da troppi film più che noti.
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