Regia di Giuliana Gamba vedi scheda film
Polpettone noiosissimo dove di erotismo non c'è manco l'ombra. E da Giuliana Gamba, pionera del genere, sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più. Invece nulla, la Brigliadori, in versione bsdm molto all'acqua di rose, ci concede un reggiseno qua e due natiche fugaci là. Che dire della storia? La Archibugi pesca un soggetto di Moravia (molto flebile) e costruisce un'impalcatura dove una coppia, per amarsi sul serio, devono prendersi a ceffoni e cinghiate. Ma le scene di sesso e violenza sono ridicole e ricordano più le scazzottate Spencer-Pizzuti che altro. Quindi, discorso erotismo/morbosità/gusto del proibito, non pervenuto. Per il resto annoveriamo una Giuliana Calandra praticamente nella stessa veste (e acconciatura) de "L'allenatore nel pallone" e una piccola comparsata di Ivano Marescotti (che avrebbe potuto fare anche Ennio Antonelli, per dire).
Non ci sono dunque particolari motivi per perdere 90 minuti circa a vedere questa pellicola, remake de noantri del "9 settimane e mezzo", uscito qualche anno prima. Non si salvano nemmeno (anzi) le musiche di Ron (una specie di dungeon synth ante litteram, adatto per i giochi anni 90 di virtual pool). Se proprio vogliamo un pretesto per buttare via il nostro tempo, la Brigliadori è molto bella (e ciò è doppiamente fastidioso, per quanto poco sia stata valorizzata). Considerando gli ultimi sviluppi dela sua carriera, forse qualche altra scena con la sopracitata cintura non sarebbe stata vana. Voto 3.
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