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Curiosa

Regia di Lou Jeunet vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Curiosa

di passo8mmridotto
7 stelle

E' possibile definire "storico" un film ambientato a Parigi nel 1895, basato su un epistolario non meglio identificato, una macchina fotografica e riprese quasi tutte in interni, tra camere da letto e alcove?

Per il regista Lou Jeunet evidentemente è possibile, ma il prodotto che ne risulta non è "furbo" come si prefiggeva, o almeno, lo è solo in parte. L'alibi della storicità svanisce ad ogni cambio di scena, mentre la storia si addentra sempre più nell'analisi di un adulterio che attraversa tutto il film, tanto da farmi ricordare "La chiave" di Brass, anch'esso basato su un epistolario, o meglio, su un diario che costituiva la prova di un tradimento.

L'adulterio si consuma subito, tra Marie (Noémie Mercant) bella e giovane moglie di Henri de Régnier (Benjamin Lavernhe) sposato per interesse, e Pierre Louys (Niels Schneider) scrittore e amante della fotografia erotica, con un debole per Marie, segretamente corrisposto.

Pierre mal sopporta l'assurda compravendita messa in atto dal padre di Marie, in imminente bancarotta, e da Henri, ricco ma scialbo esponente della borghesia parigina, grande amico di Pierre, convinto di poter conquistare con quel gesto il cuore di Marie.

Pierre parte per l'Algeria, per lasciarsi alle spalle la cocente delusione, ma un anno dopo ritorna a Parigi in compagnia di Zohra (Camelia Jordana), donna bella e sensuale, che Pierre utilizza come "nude model" per le sue fotografie erotiche, e che concede ai suoi amici nel corso di particolari serate.

Marie viene a sapere del ritorno di Pierre, e non perde tempo, lo incontra e inizia con lui una relazione adulterina basata sul sesso, anche perchè da tempo trascurata da Henri.

La macchina fotografica si sbizzarrisce in pose che sfiorano la pornografia, ma che avviliscono l'erotismo. Per ben due volte viene inquadrato il pene di Pierre, la prima per un vezzo del regista, la seconda perchè Marie tenta di fotografarlo mentre Pierre riposa dopo un amplesso.

E Zohra? Ovviamente si ingelosisce, e fa innervosire Pierre, che la rispedisce in Algeria.

IIntanto Henri si rende conto di avere perso la sfida con Pierre, e arriva a chiedere all'amico di farlo assistere ad un suo incontro con Marie, nascosto in una camera d'albergo a fianco di quella dove i due amanti si incontrano. E si eccita ascoltando i gemiti di sua moglie posseduta da Pierre.

Sotto pressione, Pierre riparte per l'Algeria, e Marie, per vendetta, inizia una storia di sesso con un amico comune di Pierre e di Henri. 

Marie lo definisce "gnomo". Gnomo si innamora follemente di Marie, che lo mette brutalmente alla porta. Gnomo si toglie la vita.

Marie è incinta di Pierre, Henri viene messo al corrente dalla moglie, ma non fa una grinza, anzi, visto che Pierre è rientrato dall'Algeria, gli propone di essere lui il padrino del bambino, che si chiamerà Pierre.

E vissero tutti felici e contenti? Ho dei residui dubbi.

Sul regista Lou Jeunet non commento, ritengo sia un buon artigiano e che in fondo sia in assoluta buona fede, almeno nei confronti di questo film non del tutto necessario.

Il montaggio sconcerta, una volta si usava la dissolvenza, quì è stata usata la scure. 

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