Regia di Michele Lupo vedi scheda film
Scritta sulla scia di Sette uomini d'oro (non a caso il produttore è Marco Vicario) da Sergio Donati, sulla base di un soggetto di Gianfranco Clerici e del costumista-scenografo Walter Patriarca, è un'ingegnosa e divertentissima commedia, insolitamente suggestiva nell'ambientazione, oltre che coinvolgente e spettacolare negli sviluppi narrativi. Ovviamente è anche adeguatamente improbabile, ma la vicenda di questi sette detenuti di un carcere londinese, che evadono durante la trasmissione televisiva di una partita di calcio per introdursi nella Zecca di Stato, stampare un paio di milioni di sterline e poi tornare, alibi di ferro, in galera come se niente fosse, si nutre del fascino ingenuo, della solidità drammaturgica e della dignità spettacolare del cinema di genere meno cialtrone e più vitale. La trascinante esibizione del nutrito cast (tra cui spiccano Gastone Moschin, un esilarante Lionel Stander, Raimondo Vianello, Terry-Thomas, Adolfo Celi, Gordon Mitchell e Turi Ferro), la colonna sonora di Armando Trovajoli, le scenografie curate da Andrea Crisanti e Dario Micheli ed il montaggio di Sergio Montanari impreziosiscono ulteriormente il divertimento.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta