Regia di Uwe Beetz vedi scheda film
Primo di due cortometraggi girati da Diana Rigg in Germania ai tempi in cui appariva nel serial Agente speciale, muto e in bianco e nero.
Primo di due cortometraggi girati da Diana Rigg in Germania ai tempi in cui appariva nel serial britannico di spionaggio "AGENTE SPECIALE", muto e in bianco e nero. La trama, che verte sul furto di un prezioso diadema custodito in una cassaforte, non è che una scusa per vedere Diana Rigg azzuffarsi con i ladri, scimmiottando la sua signora Emma Peel, che, quando entrava in azione nel sudetto telefilm, lo faceva con primi piani che la mostravano colpire l'avversario con tremendi ripetuti colpi di taglio di karate. Una breve e curiosa chicca di repertorio che omaggia la bravura e la bellezza di Diana Rigg la quale, fra le altre cose, ha dei simpatici intermezzi acquatici con un delfino. Non pesa l'assenza di Patrick MacNee, il simpatico agente John Steed in bombetta, ombrello/spada e doppiopetto inglese, anche perché non è detto che questo corto sia effettivamente ispirato alle avventure degli agenti segreti inglesi tv che, negli anni'60, combattevano spie sovietiche, robot e scienziati pazzi con impeccabile classe e humor. Notevoli, anche qui, i primi piani, che riassumono la paura e/o il coraggio della Rigg e la cupezza dei cattivi, sempre con gli occhi neri e, magari, pelati.
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