Regia di Pasquale Festa Campanile vedi scheda film
Storiella del non certo eclatante Liberatore, che sorse alla regia con un film come Bora Bora, di cui sfruttò solo il lato voyeristico, in più la sceneggiatura di Magni,non al meglio, coadiuvato dal Gelbart, di solito non male, fa del film un congegno di ovvietà e doppi sensi da varietà di serie C.
Attori sprecatissimi, e che invece ben serviti, avrebbero potuto far divertire, sfruttando il sucesso del genere del momento. La regia completa l'appannamento dell'intera operazione.
Guerrando, cavaliere un po' strampalato dopo varie vicissitudini si innamora di Bocca D'Oro, ma la crociata imcobente lo farà partire a nozze appena avvenute; su consiglio, mette alla moglie la cintura di castità, allora in voga, ma questa ritenendosi offesa seguirà il marito nella guerra.
Divertente il corredo musicale di Ortolani
Piccolo ruolo della moglie che viene incastonata con la Cintura, ma che tradirà il marito subito, in accordo con il custode della chiave. Un volto che il cinema non ha ben servito, se non all'inizio. Diversi attori riconoscibli in piccoli ruoli.
Ruolo da caratterista e coordinatore della storia, attore di grande livello, ma che può fare pochissimo se servito male dalla regia.
Marculfo, il servo di Guerrando, si dà da fare ci riesce, anche se le ali gli vengono tarpate continuamente
Ideale per un personaggio come questo, ma che la regia non ha sapuito sfruttare come si deve
Operazione mancata, e forse anche poco accordo con Curtis, che sulla carta era l'ideale. La Vitti ha una comicità molto particolare e, malgrado quello che ha fatto o che le è stato imposto di fare, meno plateale di quello che è stato esibita. Servita benissimo da Carlo di Palma, sui fedelissimo, e per un periodo compagno, per diversi film, che conosceva alla perfezioni i suoi tratti significativi da mettere in evidenza
Campanile aveva già lavorato su questo genere con Una Vergine per Il Principe, film non esaltante, ma migliore di questo, qui non riesce a riunire i pezzi di sceneggiatura ed a ben dirigire i due promettenti, per i ruoli, protagonisti, sprecando un'occasione.
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