Regia di Pasquale Festa Campanile vedi scheda film
Anche se i film in costume medievalesco in quel periodo abbondavano, i pretesti per un lavoro del genere davvero scarseggiano: la storia è poca e risibile, la regia piuttosto sciatta, gli attori principali (Vitti e Curtis) non mostrano particolare interesse verso l'operazione, tutto sa insomma di pressapochismo. Anche se i sottintesi e le malizie non mancano, per fortuna di sconcio c'è poco o niente. Ci sono pure Magni in sceneggiatura e Di Palma alla fotografia: capitolo dimenticabile per tutti.
Guerrando parte per le Crociate, mentre alla sua fresca sposa Boccadoro, in attesa che il matrimonio venga consumato, viene apposta la cintura di castità. Lei non gradisce e lo insegue per farsela togliere.
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