I nani di un istituto di pena si ribellano in una escalation di violenza anche a danno di animali o di altri esseri umani ancora più deboli e indifesi degli insorti.
Note
Atroce metafora di Herzog sulla follia collettiva di un'umanità che non sa fermarsi di fronte a nessuna violenza.
Raccapricciante descrizione della bestialità della natura umana targata Herzog, che dovette affittare dei circuiti privati per poterlo proiettare. Un classico per cinefili imperdibile.
Sconcertante e disturbante, soprattutto per il girare a vuoto di una violenza senza senso. Tuttavia credo che l'Herzog migliore sia da altre parti. 7 1/2
Film rivoluzionario, folle, sadico antinarrativo. Un mondo di nani simili a freaks contemporanei che si rivoltano contro un sistema (malato). Metafora della società e contro la società.
Girato poco dopo "Fata Morgana", trovo che questo film abbia in comune parecchi temi, soprattutto la stupidità umana (che non può altro che generare inutile violenza). Cupissimo. Voto 8/10
in piena rivoluzione, herzog dice la sua trasportando i fatti del 68 in una riproduzione lillipuziana, dove creature lynchiane giocano alla guerra, frantumendo un mondo sempre uguale e monotono come il furgoncino che gira,gira, gira…
“No no, da me non saprete niente. Io non confesso…”
“Ora cerchiamo di ricostruire com’è cominciata questa porcheria.”
Lanzarote, Isole Canarie: giornata particolare in un istituto che si staglia solitario su uno scenario brullo e vulcanico. Il direttore e il personale sono assenti per una gita fuori porta, lasciando solo un manipolo di… leggi tutto
La brutalità dei nani, apparentemente piccoli ed indifesi, come quella degli esseri umani, minuscoli elementi di un minuscolo pianeta. La violenza del film è assolutamente gratuita e non risparmia forme di vita animali nè umane; i nani sono brutti e cattivi, ma soprattutto colpevoli. Il continuo nominare l'arrivo della polizia non serve a nulla: nessuno giungerà a placare la situazione e la… leggi tutto
Come metafora puo' anche andare bene ,ma novanta minuti di una collettivita' di nani che ne combinano di ogni cosa ,risulta alla fine un tantino noiosetto e di ripugnamte non ho poi visto grandi situazioni.Di Herzog ho preferito ben altri suoi film....questo mi ha un po' deluso.Ma resta un parere personalissimo.... leggi tutto
Avvertenza: non ho la pretesa né la presunzione che questa possa essere una lista di sconsigli, perché ognuno ha le proprie idee e i propri gusti riguardo al cinema. Si tratta al contrario di una…
E niente, penso che dica già tutto il titolo.
Certo che "A chair is a chair, but John Waters is gay" sarebbe un bel sottotitolo.
Beh, quindi, cose tipo queste: Werner Herzog salva la vita a…
Prosegue il mio diario...con le visioni di Giugno (Film ordinati per anno di uscita). Continua il viaggio nella storia del cinema, dai primi di Fellini agli Spider-Man di Raimi, dai nuovo cinema tedesco ai…
“No no, da me non saprete niente. Io non confesso…”
“Ora cerchiamo di ricostruire com’è cominciata questa porcheria.”
Lanzarote, Isole Canarie: giornata particolare in un istituto che si staglia solitario su uno scenario brullo e vulcanico. Il direttore e il personale sono assenti per una gita fuori porta, lasciando solo un manipolo di…
Molta fantascienza in questa tornata dei Film Preferiti dai Migliori Registi. Anche dove meno te l'aspetti: come nel Sorrentino che elogia la sensualità aliena di MARS ATTACKS, o nel Soderbergh afflitto e…
Carissimi coutenti, mi sento in dovere di ringraziarvi tutti per l’inaspettata adesione a quella che normalmente si dovrebbe definire recensione ma che, nel caso specifico, sarebbe più opportuno ritenere…
Come metafora puo' anche andare bene ,ma novanta minuti di una collettivita' di nani che ne combinano di ogni cosa ,risulta alla fine un tantino noiosetto e di ripugnamte non ho poi visto grandi situazioni.Di Herzog ho preferito ben altri suoi film....questo mi ha un po' deluso.Ma resta un parere personalissimo....
Apparentemente più vicino a Jodorowski e Bunuel (quelle galline che continuano a beccarsi!) che alle altre opere di Herzog, questo incubo iperrealista in bianco-nero (scelta anomala, per quanto necessaria, per un "poeta del pianeta Terra") in realtà dice molto del suo autore. D'altra parte, l'opera omnia del grande cineasta bavarese, per quanto dispersa fra film "a soggetto", mediometraggi,…
Dalle Recensioni che ho letto prima di guardare questo Film,mi dava come l'impressione di un qualcosa di "catastrofico" fatto dai nani invece,ho solamente dovuto sorbirmi i primi 45' che non succede nulla poi,ho notato che gli stessi hanno incominciato ad essere troppo sbruffoni ed il tutto mi ha molto disgustato piu' che altro.voto.1.
Cos'è "Anche i nani hanno cominciato da piccoli" se non una ribellione vissuta come se fosse un gioco da persone che, appunto, sembrano bambini in tutto e per tutto e che come tali (e come l'uomo in se) non sanno quando è il momento di smettere? Film che non ha ritmi narrativi ma che possiede un magnetismo proprio, una sorta di mondo alternativo affascinante.
Ciao a tutti, rubo il titolo per la playlist a uno spettacolo di qualche anno fa con Elio e Le Storie Tese e Claudio Bisio (che a loro volta citavano Pirandello). In tutto il gran parlare degli ennesimi scandali in cui…
Il terzo lungometraggio del regista monacense è il preludio alla dimensione iperrealistica che s’aprirà vigorosamente col documentario “Il Paese del silenzio e dell’oscurità”. I personaggi del film sono veri nani, quindi reali portatori di handicap, ma la loro condizione non è utilizzata al fine d’indagarne e metterne a fuoco il disagio…
La brutalità dei nani, apparentemente piccoli ed indifesi, come quella degli esseri umani, minuscoli elementi di un minuscolo pianeta. La violenza del film è assolutamente gratuita e non risparmia forme di vita animali nè umane; i nani sono brutti e cattivi, ma soprattutto colpevoli. Il continuo nominare l'arrivo della polizia non serve a nulla: nessuno giungerà a placare la situazione e la…
Non vedenti, a volte anche invisibili. Una moltitudine come in Cecità, il film di Mereilles tratto dal lavoro del premio nobel Saramago, o solitari e disperati come la protagonista di Dancer in the Dark, una…
Geniale rappresentazione dei rapporti interpersonali e delle loro meccaniche, attraverso l'umanità rinchiusa in una sorta di istituto di rieducazione riservato ai nani. Un film disturbante e poco visto, ma che lascia il segno in coloro che hanno avuto la fortuna di vederlo.
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Commenti (6) vedi tutti
Non il miglior Herzog.
leggi la recensione completa di ezioRaccapricciante descrizione della bestialità della natura umana targata Herzog, che dovette affittare dei circuiti privati per poterlo proiettare. Un classico per cinefili imperdibile.
commento di DaltonSconcertante e disturbante, soprattutto per il girare a vuoto di una violenza senza senso. Tuttavia credo che l'Herzog migliore sia da altre parti. 7 1/2
commento di kotrabFilm rivoluzionario, folle, sadico antinarrativo. Un mondo di nani simili a freaks contemporanei che si rivoltano contro un sistema (malato). Metafora della società e contro la società.
commento di carlos briganteGirato poco dopo "Fata Morgana", trovo che questo film abbia in comune parecchi temi, soprattutto la stupidità umana (che non può altro che generare inutile violenza). Cupissimo. Voto 8/10
commento di sokurovin piena rivoluzione, herzog dice la sua trasportando i fatti del 68 in una riproduzione lillipuziana, dove creature lynchiane giocano alla guerra, frantumendo un mondo sempre uguale e monotono come il furgoncino che gira,gira, gira…
commento di Dr.Lynch