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Aguirre furore di Dio

Regia di Werner Herzog vedi scheda film

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La recensione su Aguirre furore di Dio

di Brady
10 stelle

Grandissimo Herzog. Un film spettacolare che rafforza l'idea dell'uomo civilizzato e della sua religione come crudele tiranno dell'intera umanità, dell'ambiente ed evidentemente pericoloso anche per se stesso. Kinski è l'emblema 'autentico' di tutto ciò. Davvero un film da non perdere.

Quando giri un film con Herzog, devi mettere in conto che non tutto è finzione... Le sue riprese sono spesso frutto di un grande coraggio messo in campo da attori e tecnici che si prestano a scommettere la loro vita per arrivare ad avere delle riprese incredibili, nelle quali quello che sembra un effetto speciale è in realtà una vera nave disarcionata dalla corrente che gira vorticosamente in un profondo canyon irto di rocce appuntite che solo per puro miracolo lascia 'vivi', ma non sani, attori e troupe...

 

Herzog con questo film conferma di essere un grandissimo regista non solo per la ricercatezza delle inquadrature come quella assolutamente magica e sconvolgente dell'inizio di questa pellicola, ma anche perché riesce a domare la natura e gli attori e le comparse per creare dal nulla qualcosa di davvero stupefacente.

 

Gestire una belva 'feroce' e folle come Klaus Kinski è già da sola un'impresa titanica. Un attore eclettico e perfetto per questo ruolo, ma con un carattere che a certi livelli potrebbe essere definito come imprevedibile, ma nel suo caso è assolutamente prevedibile; prima o poi l'ira irromperà come uno tsunami durante le riprese o nei momenti più inaspettati... e non c'è nessuna precauzione che possa essere presa contro quest'impeto selvaggio.... Un grande, un volto unico ed impareggiabile, ma davvero iperscrutabile.

 

Herzog nel suo documentario racconta di come sia stato davvero dura, anche logisticamente, realizzare questo film. Ai piedi della rocca di Machu Picchu dormiva con contadini e porcellni d'india in baracche in riva al fiume, quel fiume che ha dominato tutto il film e lo ha divinizzato, purificato.

 

Ma il fiume non sterilizza il male in senso assoluto. I cannibali vivono sulle sue rive da millenni. Uccide chi viene lì per rubarne le ricchezze, ricchezze che non sono tali in realtà. Uccide i sogni perversi di chi brama solo alla gloria ed alla fama e per farlo è disposto a distruggere un fiume intero, una foresta sconfinata, tutti gli animali del creato, tutto l'universo se fosse possibile e ciò desse maggior gloria.

 

Se poi vogliamo essere precisi, potremmo anche trovare delle imprecisioni o delle apparenti ingenuità, ma se un elemento è presente è perché ha una sua funzione filmica e psicologia. I cavalli e le donne con le loro portantine di legno dipinte, sono un inutile orpello, un segno di potenza che, in una foresta, e ancor peggio su di un fiume in piena sono assolutamente inutili, così come fucili e cannoni, impotenti contro l'immesità della foresta.

 

Forse però, l'aspetto più strano, è sentire il film tutto in tedesco. Utile però per imparare qualche termine nuovo di una lingua che però è efficace per esprimere la crudeltà.

 

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