Regia di Richard Linklater vedi scheda film
Bernadette Fox, in passato valente architetto e ben conosciuta artista, è diventata una donna cinica, asociale, maldisposta verso i vicini e le altre persone con le quali ha a che fare fuori dalla piccola cerchia familiare, composta da una figlia quindicenne, con la quale ha un rapporto quasi simbiotico, e dal marito, spesso lontano da casa per motivi di lavoro. L'impegno a fare una crociera in Antartide con la famiglia, il quale implica l'inevitabilità di socializzare con i compagni di viaggio la manda in "corto circuito" mentale. Il verificarsi di alcuni eventi spinge il marito a tentare di porla sotto la cura di una psichiatra, ma Bernadette non acconsente. Fugge in Antartide, ove, poco dopo, i familiari si recano per cercarla. La storia di una donna e della sua famiglia raccontata con toni agrodolci. La protagonista Bernadette, interpretata da Cate Blanchett, è un personaggio complesso; il regista ce la presenta in due momenti della vita. Dà molto spazio alla Bernadette del presente, asociale per scelta, nonostante chi la circonda tenti di coinvolgerla negli eventi della vita quotidiana; mostra, altresì, la Bernardette del passato, geniale donna di scienza e d'arte. In rapporto al mondo che la circonda, questi due aspetti della medesima personalità, sono solo apparentemente differenti. La giovane Bernadette applicava nella sua attività professionale ed artistica una costante ricerca della genuinità; è un qualcosa che fa anche in età più matura, con estrema disillusione causata da una gravissima delusione professionale - della quale apprendiamo nell'ultima parte del film - e lontano da ogni ambito creativo. Nei rapporti con le altre persone cui tenta di fuggire non vede - e non c'è - nulla di vero. Tutto è ammantato dall'ipocrisia delle convenzioni sociali; pertanto, Bernadette dedica tutta la sua passione alla cura della figlia Bee. Ciò, tuttavia, non la pone al riparo dal dolore. La lontananza dagli altri esseri umani la rende inesperta nelle cose del mondo - scopre di essere stata oggetto di un furto di identità sul web - e confonde il marito, che la ama ma non riesce a comprenderla. Improvvisamente, scopre di aver bisogno del prossimo. Questo contrasto tra ragione e sentimento la spinge ad una fuga che le consente di far chiarezza sulle proprie coscienza e volontà e le apre nuove prospettive. Sebbene alcune sequenze facciano sorridere, il tema trattato è serio. è l'ennesimo conflitto tra essere ed apparire, ma anche, come già scritto, razionalità e sentimento. Un lieto fine particolarmente edulcorato concilia lo spettatore con la drammaticità di alcune sequenze. Buon film, equilibrato, vario nelle ambientazioni - alle fasi "cittadine" seguono quelle "antartiche" - e ben interpretato.
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