Trama
Piuttosto misantropa, Bernadette Fox ha per amici la brillante figlia adolescente Bee e il suo assistente virtuale su internet. Mentre cerca di rimettere a nuovo la sua fatiscente casa e di convincersi che ama Seattle, ha rinunciato a farsi accettare dagli altri genitori dei compagni di liceo della figlia. Un giorno, però, Bernadette scompare. Sua figlia Bee andrà allora fino alla fine del mondo per ritrovarla e scoprirne la vera storia.
Approfondimento
CHE FINE HA FATTO BERNADETTE?: UNA DONNA ALLA RICERCA DI SE STESSA
Diretto da Richard Linklater e sceneggiato dallo stesso con Holly Gent e Vince Palmo, Che fine ha fatto Bernadette? porta dentro all'universo di Bernadette Fox, una donna elegante, geniale e autocritica, che - dopo anni passati a far da amorevole madre alla figlia adolescente e a sacrificarsi per la famiglia - decide che è arrivato il momento di riallacciare i ponti con la sua passione creativa, dando avvio a un'epica avventura di riscoperta. Una leggenda nel campo dell'architettura, Bernadette è stata un tempo la più grande arredatrice di Los Angeles, ha vinto un'importante borsa di studio e una delle prime donne a essere ammessa nel novero dei grandi architetti americani, prima di abbandonare la ribalta e scomparire dal campo professionale. Divenuta una casalinga come tante altre, vive a Seattle con la figlia adolescente Bee e con il marito Elgie, guru alla Microsoft. La sua abitazione è circondata da rovi di more, che fungono da protezione per il mondo esterno, fatto in primo luogo da altre mamme, da vicini curiosi e dalla partenza dell'amata Bee per il college in autunno. Bee è l'unica ancora di salvezza di Bernadette e le due insieme sono sempre in stretta sintonia, condividendo sarcasmo, gioie e stranezze che nessun altro riesce a capire. Il giorno in cui Audrey, vicina di casa e "regina delle mamme del quartiere", chiede a Bernadette di potare i rovi, innesca una serie assurda di contrattempi che cambieranno per sempre la vita della donna, che dalla sua abitazione si spingerà fino agli spazi aperti e sconfinati dell'Antartide. Solo ritrovando chi è realmente, Bernadette sarà ritrovata dalla sua famiglia, che finalmente capirà qual'è la sua vera indole.
Con la direzione della fotografia di Shane F. Kelly, le scenografie di Bruce Curtis, i costumi di Kari Perkins e le musiche di Graham Reynolds, Che fine ha fatto Bernadette? è l'adattamento del romanzo Dove vai Bernadette? di Maria Semple, best seller che si basa su una semplice domanda: Può una donna che ha smesso di creare trovare nuovamente l'ispirazione?. Pubblicato nel 2012, il lavoro della Semple è balzato in breve in cima alla top ten dei libri più venduti del New York Times, dove è rimasto per oltre un anno. Considerato da tutti toccante, commovente e fonte d'ispirazione, il romanzo è stato acquisito già nel 2013 per una trasposizione cinematografica a cui qualche tempo dopo si è avvicinato Richard Linklater. Ha ricordato il regista: "La storia di Bernadette mi ha incuriosito sin dalla prima lettura dal momento che propone il ritratto davvero complesso di una donna di mezza età che non pratica l'arte di cui è un genio assoluto. Tra le righe, però, presenta anche la storia complessa di cos'è la genitorialità, una relazione a lungo termine fatta di alti e bassi. Quello di Bernadette è un personaggio complesso, bello e affascinante: è una donna molto forte che funge da modello per molte persone al mondo. Oltre a ciò, mi interessava tutto il discorso artistico che ruota intorno alla sua vicenda di artista che per una serie di ragioni non sta creando più nulla. Attraversare una fase di crisi creativa è il mio peggior incubo da sempre: penso sia triste non poter fare quello per cui si è portati. Per altri versi, poi, Bernadette mi ricorda mia madre: geniale ma un po' instabile, non si sarebbe fatta scrupoli a lasciar la famiglia per inseguire se stessa!".
Dal punto di vista della sceneggiatura, il romanzo della Semple ha presentato diverse sfide dal momento che è scritto in forma epistolare. Ha sottolineato Linklater: "La storia si dipana attraverso una serie di scambi epistolari, che permettono a Bee di seguire le tracce della madre. Non mi sono fatto spaventare dalla forma e insieme a Gent e Palmo (di cui ho diretto Me and Orson Welles) abbiamo individuato tre grandi macrosequenze lineari all'interno delle quali muoverci. Ognuna di esse corrisponde a un passo in avanti del viaggio interiore di Bernadette e, pur sacrificando qualche elemento, ci siamo attenuti a tale struttura per rappresentare quella che per noi è una storia sul bisogno di un essere umano di fare a modo proprio e di non seguire le regole predefinite della società circostante".
Il cast
A dirigere Che fine ha fatto Bernadette? è Richard Linklater, regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Nato a Houston, nel Texas, nel 1960, Linklater ha lasciato gli studi alla Sam Houston State University nel 1982 per lavorare su una piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico. Successivamente si è… Vedi tutto
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Commenti (7) vedi tutti
Bella storia. Blanchette irresistibile ancora più del solito
commento di leporelloDi Linklater mi è piaciuto solo Prima dell’alba tutti gli atri film molto meno . In questo film salvo La Blachett l’esordiente Emma Nelson, film verboso noioso poco interessante.
commento di claudio1959sempre un piacere vedere Cate Blanchett e anche stavolta non delude, peccato per il finale un po' discorde col resto del film
commento di il drugoAltalenante. Non male la parte finale, ma il film stenta a carburare avvolto da una marea di chiacchiere
commento di silviodifedeIl poliedrico regista Linklater ci parla di depressione e 'modernità' nonchè dei problemi che l'agiatezza può riservare a chi ne risulta 'colpito'. Verbosa e geniale commedia ben scritta e recitata, anche se con qualche eccesso di troppo, dalla meravigliosa ed eterea Cate Blanchett.
leggi la recensione completa di starbookquesta volta Linklater si concede il lusso di una messa in scena piuttosto convenzionale, quasi "superficiale". comunque, grazie alla prova della Blanchett, il personaggio di Bernadette Fox vive momenti di una certa intensità, riuscendo in parte a stemperare le perplessità generali.
commento di giovenostaMarie Sample nel 2012 con il suo romanzo in forma epistolare ha letteralmente sbancato New York e le sue librerie, oltre ad essere stata nel New York Times prima in classifica per oltre un anno, commuovendo, facendo ridere e piangere al tempo stesso i suoi lettori con la sua magica storia sull'architetto Bernadette Fox.
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