Regia di Stanley Kramer vedi scheda film
Il pericolo atomico è divenuto inesorabile realtà ne "L'ultima spiaggia" di Stanley Kramer.La Terza Guerra Mondiale,tra americani e sovietici è già avvenuta,non si ha notizie di chi abbia vinto,ma la sostanza è che l'umanità intera ha perso,e sia condannata all'estinzione.Il corso del fallout radioattivo sta lentamente compiendosi,e per chi è sopravvissuto alle bombe è solo questione di tempo,perchè tutto si spenga.Un film ritenuto importante all'epoca della sua uscita,che fa a meno di ogni spettacolarità,di ogni scena che contenga costosi effetti speciali,per narrare l'umanità all'ultimo stadio,quel che ne resta e che tuttavia,testardo,vuole vivere ancora.Perchè c'è chi,rassegnato alla fine,dispensa macabra logica,c'è chi,forse folle,forse inevitabilmente speranzoso,addirittura mette alla luce un bimbo,chi si ostina a non lasciar soffocare un sentimento,e si concede un abbraccio che può essere l'ultimo.Un buon gruppo di attori ,diretti da un regista che ha sempre privilegiato l'impegno civile allo spettacolo,ma che tuttavia ha anche saputo gestire nomi di spicco di Hollywood,dando,tra l'altro,spesso occasione per belle performances.E' scontato che,visto oggi,"L'ultima spiaggia" abbia perso parte della sua potenzialità,perchè siamo consapevoli che la guerra atomica tra USA e URSS non c'è stata,ma ebbe un impatto robusto sull'opinione pubblica internazionale per il coraggio di mostrare un'Apocalisse silenziosa.Con strade deserte,edifici abbandonati,luci spente,come ultime desolate spoglie di tutto.
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