Regia di Massimiliano Russo vedi scheda film
Un thriller indipendente italiano da vedere.
Il “transfert”, in psicanalisi, è un meccanismo di proiezione dei sentimenti di un soggetto analizzato sul suo terapeuta. Nel film di Russo, questo meccanismo assume validità metaforica e narrativa (estendendosi, peraltro, ad ambiti estranei al contesto terapeutico, vd. relazione fra le due sorelle): tutto si spiega nell'immagine sdoppiata e riflessa allo specchio.
Trama contorta, disturbata e disturbante, che viviseziona la psiche di personaggi massacrati, costretti in interni claustrofobici; spazi di soffocamento che simbolizzano caos psichici, labirinti mentali privi di vie di fuga.
In "Transfert", gli attori rispettano servilmente il proprio ruolo; a volte costretti all'impersonalità, interpretano e vestono i panni di personaggi le cui caratteristiche psicologiche sono già pedissequamente analizzate in sceneggiatura.
Regia, fotografia e colonna sonora estremamente essenziali, forse per lasciar spazio alla spregiudicata e labirintica tirannia della storia.
Change of (he)Art, alla sua prima produzione, sembra voler scommettere sul talento di giovani artisti e tecnici, facendo ben sperare.
"Transfert": consigliato.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta