Espandi menu
cerca
McBetter

Regia di Mattia De Pascali vedi scheda film

Recensioni

L'autore

undying

undying

Iscritto dal 10 giugno 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 129
  • Post 42
  • Recensioni 3014
  • Playlist 58
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su McBetter

di undying
6 stelle

Un discreto esordio (italiano) dietro la macchina da presa, in termini di tecnica e messa in scena, frenato nel risultato dall'incertezza tematica che mai propende per l'uno (la commedia) o l'altro (l'horror) genere. Attori tutti alla loro prima prova -al pari del regista/sceneggiatore/produttore- eppure eccezionalmente capaci.

 

locandina

McBetter (2018): locandina

 

Joe McBetter (Nik Manzi) ha costruito un impero grazie alla catena di fastfood  omonimi, specializzata nella produzione di hamburger. Pur in avanzata età, si è sposato per la terza volta con la giovane Patricia (Donatella Reverchon), dalla quale ha avuto un figlio, Little Joe. Un giorno, alla porta della lussuosa villa, si presenta la figlia -di altre nozze- Melanie (Serena Toma), accompagnata dal fidanzato Malcom (Andrea Cananiello). L'accoglienza non è delle migliori ma quando Malcom suggerisce a McBetter di puntare sul mercato alimentare degli insetti commestibili, il già delicato equilibrio familiare va in frantumi. È in questo contesto che Melanie e Malcom decidono di compiere un delitto, vittima l'arrogante imprenditore: poiché Little Joe è stato aggredito da una bestia che si è introdotta nella tenuta, l'omicidio viene architettato in maniera tale da far ricadere sull'animale la colpa. Ma Patricia, sedotta e portata a letto da Malcom per consentire a Melanie di commettere il patricidio, intuisce come sono andate le cose. La catena di omicidi prosegue senza sosta, poiché Malcom manifesta la sua reale natura di folle sanguinario. E pensare che tutto ha avuto inizio con una premonizione, fatta a Malcom -in TV- dalla maga Patrizia: "Il fato ha già deciso, tu offrigli fiducia e lui ti ripaghera'."

 

Donatella Reverchon

McBetter (2018): Donatella Reverchon

 

Già impegnato da tempo su set cinematografici -sia come operatore alla macchina (Quilty, 2011), sia come attore (Assolti e rimborsati, 2012)- Mattia De Pascali scrive, produce e dirige il lungometraggio d'esordio, questo McBetter, in cui il personaggio omonimo ricorda (non solo foneticamente ma per la stessa attività) nientemeno che McDonald. De Pascali sa come sfruttare al meglio le location e viene supportato nella messa in scena da un ottimo tecnico della fotografia nonché da attori tutto sommato convinti e partecipativi, pur se essi stessi esordienti (solo Donatella Reverchon ha un precedente datato 2011: Breaths: respiri nel buio). È evidente che ci troviamo di fronte all'ennesimo film indipendente, il cui autore (a 360 gradi), cerca di collocare tra i titoli destinati alle sale, presentandolo ad una "premiere" nel febbraio del 2018. L'operazione non va a buon fine e McBetter finisce direttamente su supporto digitale, in catalogo Home Movies disponibile dalla fine di gennaio 2019.

 

Serena Toma

McBetter (2018): Serena Toma

 

Finita questa lunga, e un po' pragmatica, descrizione tocca passare alla valutazione (ovviamente personale) del prodotto. Già in parte se ne è dato un positivo riscontro, perché tecnicamente De Pascali ha tutte le carte in regola per essere definito regista e, per certi aspetti (l'incipit e l'epilogo con quarti di bue e con le premonizioni fallite di Patrizia), pure sceneggiatore. Purtroppo però non mantiene un registro costante. McBetter parte infatti come commedia "nera" e avanza con taglio ironico per oltre metà tempo, poi -inaspettatamente- volge al thriller, esibendo dovizia di elementi splatter (con trucchi molto bene realizzati da David Bracci, effettista formatosi nell'entourage di Sergio Stivaletti) arrivando a ricordare, per insistita violenza e brutale massacro sul corpo di McBetter, nientemeno che Fulci (ma c'è spazio anche per un azzanamento alla gola che rimanda, oltre che a L'Aldilà, al Suspiria di Dario Argento). I due sviluppi tematici non sono però compatibili, e decidere di chiudere mostrando TicTicTic, ovvero la belva "feroce", come un cagnolino di piccola taglia sminuisce tutta la parte conclusiva, nella quale di notevole esito appare l'esplosione di follia manifestata dall'insospettabile Malcom. Probabilmente è una questione di attese, o di gusti, ma difficilmente la contaminazione tra horror e commedia riesce a funzionare per tutta la durata di un film. E McBetter, purtroppo, avvalora tale ipotesi. De Pascali sembra invece convinto di percorrere questa strada, stando al titolo d'animazione sul quale è tutt'ora in lavorazione, Resurrection Corporation, ch'è appunto catalogato, su imdb, nei generi commedia e horror. 

 

Gabriella Luperto

McBetter (2018): Gabriella Luperto

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati