Regia di Shane Black vedi scheda film
Difficile trovare un seguito degno e serio del film del 1987 con il mitico Arnold, così qui si contatta come regista Shane Black che chiama a raccolta un gruppo di attori semi-sconosciuti e gira un sequel caciarone e tamarro, dove i protagonisti sembrano mezzi matti provenienti da serial alla A-team.
Difficile trovare un seguito degno e serio del film di culto del 1987, firmato John McTernan e con il mitico Arnold Schwarzenegger nel ruolo principale, così qui si contatta come regista Shane Black (un tempo sceneggiatore geniale di action movie convincenti come "ARMA LETALE", oggi regista altalenante, noto per aver diretto, nel 2013 "IRON MAN 3" con toni e trovate lontane dai primi due film prodotti dai Marvel Studios e diretti da Jon Favreau nel 2008 e 2010) che chiama a raccolta un gruppo di attori semi-sconosciuti (il più noto è Thomas Jane, l'ex-Punisher del film omonimo del 2004 con John Travolta come avversario) e gira un sequel caciarone e tamarro (poteva essere altrimenti con Shane Black alla regia?) ambientato durante le feste di Halloween (dopo taanti film natalizi, finalmente, Black cambia festività e trasformna l'elmo dei Predator in una perfetta maschera per fare un "dolcetto e scherzetto" letteralmente "col botto"), dove i protagonisti sembrano provenire da vecchi serial tv alla "A-TEAM" (non mancano i pazzi e i maniaci sessuali, oltre che le belle professoresse che sanno menare chi di dovere quando ce n'è bisogno). Fra predatori che si evolvono dal primo stadio visto nel 1987 e si danno la caccia sulla Terra fra di loro, bambini autistici che la sanno lunga sulle tecnologie aliene (e scambiano l'elmo dei Predator per una maschera di Halloween), cani-Predator che suscitano più risate che orrore e i soliti scienziati umani cattivi non ci si annoia. Siano, però, in zona "prodotto adatto per staccare il cervello per un paio d'ore", non c'è niente di serio, anche se si vede qualche scena splatter convincente.
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