Regia di Volker Schlöndorff vedi scheda film
Il film, tratto dall'omonimo romanzo di Margaret Atwood e sceneggiato da Harold Pinter vorrebbe mettere in scena una sorta di utopistica società futura in cui il potere è tenuto da una cerchia di oligarchi. Il regime è sostenuto da una sorta di dittatura militare; i gerarchi sono liberi di disporre di giovani donne, ridotte sostanzialmente in schiavitù. Tra le mansioni chieste alle ragazze c'è quella di essere usate per la riproduzione dato che le mogli dei potenti sono sterili a causa dell'elevatissimo livello di inquinamanto atmosferico. La "procedura" di fecondazione avviene nel corso di macabri riti cui partecipano le mogli stesse. La storia sarebbe davvero interessante ma la regia è anonima e manda in malora anche un cast di tutto rispetto che vede tra gli altri Robert Duvall, Aidan Quiinn, Natasha Richardson e Faye Dunaway.
In un futuro prossimo post-nucleare l'atmosfera terrestre ha reso le donne sterili; per il proseguimento della specie le alte sfere che attuano un duro regime militare dispongono delle giovani popolane. Kate(Richardson)si trova a dover dare alla luce un figlio che poi dovrà cedere alla sterile Serena Joy(Dunaway), moglie del Comandante(Duvall) ma all'ultimo momento ci ripensa e fugge con un servo(Quinn).
Bravina, non straordinaria.
Nel ruolo della sterile moglie di Duvall offre un'interpretazione notevole. Fredda, diafana, quasi assesssuata è perfetta per incarnare una matura signora sterile; rosa di gelosia per le attenzione che il marito presta alla Richardson che dovrà dargli un figlio al posto suo, è perennemente sull'orlo di esplodere ma si controlla slendidamente. Peccato che il film è un fallimento e la sua performance sia passata inosservata.
Bravo.
Piccola partecipazione ma lascia il segno.
Vero punto debole del film; spreca un buon cast e una sceneggiatura originale e ottiene un film insulso.
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