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Volevo nascondermi

Regia di Giorgio Diritti vedi scheda film

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La recensione su Volevo nascondermi

di YellowBastard
6 stelle

Nel 1977 veniva trasmessa alla Rai, in quella che all’epoca ancora si chiamava “sceneggiato”, il serial TV in tre puntate Ligabue per la regia di Salvatore Nocita, la storia biografica di Antonio Ligabue con la straordinaria interpretazione di Flavio Bucci nel ruolo del noto pittore

Dato il successo ottenuto viene adattata anche un versione cinematografica che riuscì a vincere al Festival di Montrèal il Gran Premio delle Americhe e quello per la migliore interpretazione maschile proprio a Flavio Bucci.

 

Spinto dai ricordi e dall’emozione provata guardando all’epoca quello sceneggiato, Giorgi Diritti pensava già da diversi anni a una pellicola, questa volta cinematografica, dedicata allo sfortunato artista emiliano.

 

volevo nascondermi recensione Archivi - My Red Carpet

 

Figlio di emigrati in Svizzera, fin dalla nascita malato di rachitismo e minato dal gozzo, al primo anno di età, a suguito della morte della madre, viene affidato a una famiglia svizzero-tedesca ma i suoi problemi psico-fisici continuano a tormentarlo.

A vent’anni viene infine espulso dalla Svizzera ed è costretto a riparare in Italia, a Gualtieri in Emilia, città d’origine del suo padre biologico Bonfiglio Laccabue, e in un paese, l’italia, che non conosce affatto e di cui non parla nemmeno la lingua.

Qui vive per anni nella povertà più assoluta, in baracche o ripari di fortuna sulle rive del Pò fino a quando lo scultore Renato Mazzacurati non nota il suo talento e lo indirizza verso le sua innate doti nella pittura...

 

Prodotto da Rai Cinema e da Palomar, l’ultima pellicola di Giorgio Diritti, sceneggiata insieme a Tania Pedroni, è un biopic anomalo e intenso, privo di enfasi celebrativa o di eccessiva spattacolarizzazione, ma che racconta in modo semplice ed essenziale la ricerca di un senso alla vita di un uomo abbandonato da tutti, anche dalle stesse istituzioni, e che trova invece modo di esprimere finalmente la sua eccentrica e sfavillante personalità attraverso la pittura e l’arte figurativa (in misura minore era anche uno scultore), quasi come uno strumento indispensabile non solo per fuggire da un’esistenza minata da disturbi mentale e dalla derisione del prossimo ma anche per occupare finalmente un ruolo sociale importante, senza più doversi in nessun modo nascondersi dal prossimo.

Ciascuno di noi, indipendentemente dalle sue disfunzioni, ha comunque un ruolo importante nel mondo.

Una storia quindi che è anche un’occasione per riflettere sul “diverso” e, in quanto essere umano, con la qualità e il talento che lo rende un’unicità comunque in grado di offrire qualcosa di importante alla società.

 

Volevo nascondermi, la recensione del film con Elio Germano

 

La stessa figura di Ligabue rappresenta così lo scontro metaforico tra integrazione e diversità, intese come anime della società in continuo conflitto tra loro, ma trasfigurate dalla prospettiva dell’artista e della sua solitudine, come anche della sua frustrazione per i problemi di incomunicabilità con un’umanità di cui sentiva fortemente il bisogno di essere accettato ma che non riusciva quasi mai a comprendere fino a fondo, specie rispetto a una natura e un mondo animale a lui invece molto più vicini e congeniali.

 

Il ritrato che ne esce ne risulta però sovraccarico pur accontentandosi di segure una ricostruzione della vita dell’artista priva di riletture forzata (e di riferimenti temporali anche spiazzanti, a volte) ma anche di scene madri capaci di catturare l’attenzione del pubblico, in quanto il regista sembra più innamorato della figura di Ligabue e di quanto rappresenta che non della sua arte, mai veramente in primo piano se non dei bellissimi titoli di coda.

 

Straordinaria l’interpretazione mimetica di Elio Germano, mai macchiettistico, nella parte di Ligabue, di cui riesce a riprodurre la profonda sofferenza interiore integrandone le difficoltà fisiche e di espressione in un modo intimo e, al tempo stesso, personalissimo.

 

Volevo nascondermi" nei cinema dal 4 marzo

 

VOTO: 6,5

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