Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Comincia come una classica commedia all'italiana: due quarantenni un po' spavaldi e vitelloni che si cimentano nel pappagallismo italico più sfrenato; poi diventa improvvisamente un thriller, si evolve in una spy story (completa di tutto, dagli intrighi politici alla bella agente straniera che si innamora del protagonista, all'orologio-radiotrasmittente, marchingegno nella tradizione di James Bond) ed infine si chiude con il tocco di commedia che non guasta affatto. E' uno dei lavori meno noti di Salce e probabilmente anche di Gassman, perlomeno nel periodo di massimo successo dell'attore; c'è anche Adolfo Celi, a chiudere il terzetto di amici per la pelle, tutti classe '22, che assieme studiarono e crebbero all'Accademia nazionale d'arte drammatica. Fondamentalmente non si tratta neppure di un brutto lavoro: il ritmo c'è, le idee - per quanto non sempre originalissime - pure, il budget è più che decoroso, prevedendo anche un cambio di scenario non da poco (dalle nevi del Sestriere all'esotico Egitto); certo, la storia è frivola nel suo scimmiottare il filone dei film di spionaggio che in quel momento viveva grande popolarità e forse riesce meglio proprio quando si 'distende' nei momenti di commedia pura, terreno in cui d'altronde il regista, il protagonista e gli sceneggiatori Castellano & Pipolo se la cavano decisamente meglio. Musiche ispirate di Ennio Morricone, nel cast anche Daniela Bianchi (che aveva preso parte ad uno 007, Dalla Russia con amore) e Beba Loncar. 'Slalom' è ovviamente inteso in un doppio significato: sciistico e nel senso del virtuoso districarsi del protagonista fra agenti segreti, pallottole, piani criminali. 4,5/10.
Lucio è in settimana bianca a Sestriere con la moglie ed una coppia di amici; in assenza della moglie, lontana per un'escursione, conosce una bella americana, ma seguendola trova un cadavere abbandonato in una stanza. Viene prelevato a tradimento da agenti segreti statunitensi e trasportato al Cairo, dove dovrà combattere dei falsari cinesi di banconote. Lucio li elimina, si salva la pelle e torna in tempo a Sestriere per salutare la moglie di ritorno dalla sua escursione.
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