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La casa nella prateria - La scomparsa di Rose

Regia di Victor French vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su La casa nella prateria - La scomparsa di Rose

di Marco Poggi
6 stelle

Secondo film tv di tre che conclude la serie sulla "Casa nella prateria", voluto, ma non non interpretato da Michael Landon. Discreta la prova di tutti gli attori, ma special più innocuo rispetto agli altri due, per l'ambientazione natalizia e le continue citazioni evangeliche che recita Melissa Gilbert durante la ricerca della figlia rapita.

Secondo film tv di tre che conclude la serie sulla "CASA NELLA PRATERIA", voluto, ma, ahimè, non interpretato dall'attore/produtore Michael Landon. L'ambientazione natalizia si sente tutta, dalle credenze popolari (l'esistenza di Babbo Natale e l'importanza dell'albero di Natale nelle credenze americane dell'epoca dei pionieri) al Vangelo (vedi la scena in stile re Magi, con tanto di stella cometa, o i ripetuti accenni di Laura ai pastori che trovano il Bambino Gesù in una mangiatoia). In più, c'è quel pizzico di giallo che non guasta dovuto al rapimento della piccola figlia di Laura Ingalls-Wilder da parte di una donna disperata che ha perso un bimbo. La soluzione, che comprende anche un orfanello scappato da un istituto, fa presagire un finale alla tarallucci e vino, perché a Natale si è comunque tutti buoni. e questo rimane un western tv senza pistole, dove fa più un versetto biblico che una pallottola. Melissa Gilbert è convincente nel ruolo di giovane madre disperata anche se la vera Laura Ingalls, per me, resta quella piccola. Dei tre film tv proposti fra il 1983 e 1984, questo è quello che più si avvicina al normale episodio della nona stagione, e quindi ad un vero lieto fine. 

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