Regia di Leigh Whannell vedi scheda film
A sentire una voce che ti parla nella testa si corre il rischio di essere impazziti o di avere assunto troppe droghe. Oppure qualche giovane genio della tecnologia ha deciso di sperimentare un nuovo microchip in un corpo ormai immobilizzato senza avvertire la sua cavia dell’eventualità di ritrovarsi qualcuno con cui discutere nel proprio cervello. In un futuro non lontano può capitare anche questo. E’ come essere posseduti, guardarsi agire senza poter intervenire ma è anche liberarsi da blocchi etici e morali, lasciando che sia l’altro a esercitare la violenza e ad uccidere. Qualcuno la potrebbe chiamare schizofrenia.
Ci si muove in ambienti oscuri, industriali, decadenti, urbani, dominati dalla costante presenza della tecnologia, misteriosi soldati, i cui arti diventano armi, in una ibridazione di muscoli e proiettili, saranno il centro di una vendetta privata, combattimenti stilizzati attraversano le inquadrature, con i movimenti meccanici di automi razionali, il pensiero invasivo di un innesto elettronico procede senza scrupoli nella sua umanizzazione, il bisogno di un corpo, le battaglie nella psiche e la nostra sconfitta in questo upgradedella razza a cui apparteniamo, dove quel che resta di umano verrà rinchiuso nel limbo di un sogno d’amore amniotico, in una resa definitiva alla negazione del dolore e perciò della vita stessa.
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