Regia di Yannis Veslemes, Ashim Ahluwalia, Veronika Franz, Severin Fiala, Peter Strickland, Agnieszka Smoczynska, Katrin Gebbe, Can Evrenol, Calvin Reeder vedi scheda film
Collettivo che mette assieme leggende e miti di otto diverse nazioni. Un'idea dalle grandi potenzialità, sprecate a causa di sceneggiature criptiche, spesso incomprensibili anche per via di dialoghi fumosi e didascalie decisamente astratte.
Antologico composto da otto racconti, ispirati da leggende locali.
The sinful women of Höllfall - regia di Severin Fiala e Veronika Franz (***)
- Austria -
Nelle isolate montagne austriache, durante il medioevo, una ragazza s'innamora dell'amica nonostante i rimproveri della madre. L'azione immorale evoca un'entità malvagia, nota come Trud.
Haunted by Al Karisi – The childbirth Djinn - regia di Can Evrenol (***)
- Turchia -
Mentre si occupa di seguire la madre ammalata, una donna incinta subisce l'attacco di Karisi: il demone del parto, che si manifesta appena generato un figlio, assumendo svariate forme (gatto, capra ma anche donna).
The kindler and the virgin - regia di Agnieszka Smoczynska (***)
- Polonia -
Un uomo si aggira nei cimiteri per poi nutrirsi con il cuore di alcuni cadaveri. Sta eseguendo un rituale macabro che dovrebbe dotarlo di enormi poteri, in particolare estendere le sue capacità cognitive.
Beware the melonheads - regia di Calvin Lee Reeder (1/2)
- USA -
In alcuni boschi, secondo una leggenda, vivono creature antropomorfe, bambini dal cranio enorme detti Melonhead. A causa della disattenzione dei genitori, una famiglia da poco trasferita in una nuova casa scopre che la storia non è leggenda, ma pura realtà.
What ever happened to panagas the pagan? - regia di Yannis Veslemes (*1/2)
- Grecia -
Una creatura mostruosa, detta Kallikantzaros, vive senza mai farsi notare sottoterra per comparire solo il giorno di Natale: ma non per consegnare doni o regali, quanto l'esatto contrario.
Palace of horrors - regia di Ashim Ahluwalia (*)
- India -
In un tetro e decadente palazzo, invisibile agli occhi umani, un re malvagio colleziona creature mostruose.
A nocturnal breath - regia di Katrin Gebbe (**)
- Germania -
Fratello e sorella vivono un terrificante incubo: la ragazza è infatti posseduta dal Drude (un spirito che abbandona il corpo del posseduto -che resta incosciente- per diffondere malattie) che ha preso di mira il bestiame.
The Cobblers’ lot - regia di Peter Strickland (*1/2)
- Ungheria -
Due fratelli calzolai sono innamorati della stessa donna, per la quale arrivano a competere oltre ogni ragionevole azione.
Collettivo diretto da ben nove registi della nuova generazione tra i quali anche Peter Strickland (Berberian sound studio e In fabric) e Can Evrenol (Baskin – La porta dell’Inferno). Purtroppo nonostante la tecnica e la bella fotografia, i soggetti sono eccessivamente criptici, spesso privi di un inizio e una fine.
Benché i primi episodi siano interessanti, prevale in genere un senso di incompiuto. In buona parte il film offre poi retoriche e grottesche situazioni (in particolare nei bruttissimi Beware the Melonheads, Palace of horrors e The Cobblers’ lot). Proprio Strickland, altrove eccezionale regista, gira un segmento (in bianco e nero sulla falsariga del cinema muto, e in parte ispirato da Tim Burton per il look degli interpreti) a dir poco indisponente a cominciare dai trucchi vistosi dei protagonisti, per proseguire con recitazioni caricaturali. Effetti speciali più o meno riusciti fanno da contorno ad un'opera ermetica, caratterizzata da brutti dialoghi e introduzioni incomprensibili. Un'opera poco emozionante ed eccessivamente stravagante, principalmente per colpa delle sceneggiature poco elaborate.
"Il dolore è il gran maestro degli uomini. Sotto il suo soffio si sviluppano le anime." (Marie von Ebner-Eschenbach)
F.P. 28/12/2019 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 118'17")
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