Regia di Marc Forster vedi scheda film
Con la scusa di portare al Cinema i figli o i nipoti più piccoli questa è l'occasione giusta per gustarsi i personaggi creati dalla penna dello scrittore inglese A.A.Milne facendo una immersione totale in un mondo di grazia e di pace con quel gusto retrò che non guasta mai.
Christopher Robin è cresciuto e gli impegni di un lavoro 'di responsabilità' lo distilgono dalla magia del sogno, dal disincanto e soprattutto dal calore dei propri cari: una bellissima moglie ed una giovane figlia disciplinata.
Ci penseranno i peluches animati Winnie the Pooh, Tigro, Pimpi e gli altri a riportarlo nel bosco dei 100 Acri dove la parola d'ordine è 'non fare niente' e godersi ogni attimo con leggerezza in compagnia dei propri amici.
Nonostante io non sia un grande amante della serie di Winnie the Pooh ho apprezzato questo live action veramente ben realizzato e fedele all'atmosfera del lungometraggio animato originale.
In una Londra pre e post seconda guerra mondiale i personaggi reali 'rendono' perfettamente la grazia di cui si ammanta da anni una saga che oggi potrà sembrare anacronistica ma che riesce, nella sua semplicità e, a volte, banalità a piacere soprattutto ai più piccoli.
Tra una scorpacciata di miele, il pessimismo cosmico dell'asino di pezza Ih-Oh (che perde continuamente la coda), le fughe della combriccola dai fantomatici Efelanti e Nottole, creati dalla fantasia più fervida dei paciosi personaggi, il regista Marc Foster crea un mondo magico, semplice e magnetico che grandi e piccoli vorrebbero condividere.
Menzione doverosa all'interpretazione del bravissimo Ewan McGregor che si dimostra quell'eclettico grande attore che conosciamo bene e che il nostro immaginario associa ad un ruolo del protagonista di origine anglosassone per antonomasia (come in questo caso).
Nonostante qualche caduta di tono nella sceneggiatura (che qualcuno potrebbe perdonare poichè fedele allo stile infantile e sempliciotto dei personaggi della serie dell'orsacchiotto di peluche) risulta una pellicola con buon ritmo e godibile anche per i più grandi.
Non male il titolo in italiano anche se quello originale, come capita praticamente sempre, risultava più appropriato (Christopher Robin).
Operazione di marketing che alla Walt Disney hanno scelto per rimodernare, ma senza stravolgere (non sia mai), una delle saghe per bambini più amate.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta