Trama
Un assassino di professione diviene l'obiettivo di un misterioso outsider, che lo perseguita e desidera farlo fuori. Scoprirà suo malgrado che si tratta di una versione più giovane di se stesso.
Approfondimento
GEMINI MAN: UN UOMO CONTRO SE STESSO
Diretto da Ang Lee e sceneggiato da David Benioff, Billy Ray e Darren Lemke, Gemini Man racconta la storia di Henry Brogan, assassino di professione che si ritrova improvvisamente nell'obiettivo di un giovane e misterioso killer che sembra conoscerlo molto bene e previene ogni sua mossa. Al servizio del governo ma oramai giunto a fine carriera, Henry è ossessionato dal corpo di lavoro che ha alle spalle e ha appena deciso di ritirarsi. Informando i superiori dell'imminente ritiro, si ritrova suo malgrado a essere letteralmente cacciato dall'unico assassino del pianeta dotato di capacità che potrebbero metterlo fuori gioco: una versione giovanile di se stesso, un clone ventitreenne che ha il compito di eliminarlo con ogni mezzo possibile. In un'epica rincorsa in giro per il mondo in luoghi come Savannah, Budapest e Cartagena, Henry e Junior saranno protagonisti di combattimenti ravvicinati e adrenalinici, comprensivi di inseguimenti in moto e sparatorie, che metteranno entrambi alla prova.: mentre Henry farà i conti con i fantasmi di un passato che lo affligge, Junior faticherà a capire quale sia la sua vera identità.
Con la direzione della fotografia di Dion Beebe, le scenografie di Guy Hendrix Dyas, i costumi di Suttirat Anne Larlarb e Jennifer Ramirez, e le musiche di Lorne Balfe, Gemini Man si basa sull'idea di far scontrare due versioni differenti dello stesso individuo. Non necessariamente copie, i due sono due esseri umani che differiscono per mentalità e modi di agire: del resto, Junior è stato creato ex novo con l'ausilio della tecnologia e ciò inevitabilmente lo rende differente dalla sua versione "anziana". Ha sottolineato il regista Ang Lee: "Abbiamo preso i cardini del film d'azione e li abbiamo elevati all'ennesima potenza. Nostro obiettivo non era solo fare un buon film ma anche proporre allo spettatore un nuovo concetto di cinema. Abbiamo in un secolo sperimentato con i suoni, i colori e le immagini. Gemini Man, invece, gioca con l'attore al centro della storia facendogli recitare sia la parte del protagonista, il cinquantunenne Henry Brogan, sia quello dell'antagonista, Junior, versione ventitreenne di Henry creata attraverso una nuova tecnologia rivoluzionaria. Vedere un attore che combatte contro se stesso è qualcosa che è stata possibile realizzare grazie alla Skydance del visionario produttore Jerry Bruckheimer e del suo collega David Ellison, che hanno avuto il coraggio di investire in un progetto dalla storia originale che non è un seguito di qualcos'altro e che non appartiene a nessuna saga".
"Da un punto di vista tecnico, Gemini Man è stato girato a 120 frame al secondo e in 3D nativo con qualità 4K", ha aggiunto Lee. "Si è trattata di una scelta coraggiosa ma volevo offrire al pubblico tre qualità indispensabili per un film d'azione: immersione, intimità e urgenza. In tal modo, lo spettatore avrà la sensazione di trovarsi dentro al film, nel pieno dell'azione e davanti al protagonista. L'effetto è così reale da aver chiesto agli attori di rinunciare a qualsiasi artificio, a partire dal trucco. Non volevo esistessero barriere tra attori e spettatori".
Il cast
A dirigere Gemini Man è il regista, sceneggiatore e produttore taiwanese Ang Lee. Noto per le sue opere che spesso analizzano il rapporto tra modernità e tradizione, Lee si è trasferito a New York nel 1978 e ha esordito nel 1992 con Pushing Hands, a cui fa seguito Il banchetto di nozze, Orso d'oro al festival di… Vedi tutto
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Commenti (14) vedi tutti
L'idea di base è discreta, molte scene di combattimento sono divertenti, ma per il resto siamo sotto la sufficienza, anche per molte scene cgi pessime. Voto 5.
commento di ezzo24In realtà l'ho trovato davvero un buon film d'azione, in un settore ormai saturo di invenzioni e cgi che rende davvero difficile essere sempre originali e spettacolari. Questo film ci riesce abbastanza su entrambi i fronti anche se troppo scene sono esasperate da una cgi smisuratamente veloce ed invadente. 7
commento di BradyUn action movie che si dimentica in fretta ...
leggi la recensione completa di daniele64Niente male,niente male veramente,dovrebbero premiarlo come stupidata del decennio. Voto 0 Neanche a ditrtelo... Roba da matti!!!
commento di ILDIODELLERECENSIONIAng Lee continua a sperimentare. Un cinema straniante, adatto a chi vuole guardare al futuro
leggi la recensione completa di emilLo spunto fantascientifico iniziale non è malaccio e c'è anche una buone dosa di giallo che aiuta a mantenere un discreto livello di attenzione, ma purtroppo i personaggi sono piatti, le scene d'azione non coinvolgono e la CGI non sempre risulta credibile.
commento di Fanny SallyMolto più intrigante "Looper" del 2012.
leggi la recensione completa di champagne1Will Smith principe di Bel Air che deve far fuori il Will Smith invecchiato: solito abbozzo fantascientifico per proporci un action con scenari appena diversi, come un po' tutti i film con Will Smith da 10 anni a questa parte. Con la solita pesantezza dovuta alla sua totale perdita di ironia. Discrete scene d'azione, in mezzo a tanta noia però.
commento di silviodifedeInizialmente Lee guarda al The Killer di John Woo in riferimento ai turbamenti del suo sicario però il tutto viene messo in scena con una stile diversissimo: assolutamente meno elaborato dell'hongkonghese e più vicino sia all'action moderno americano estremamente pomposo con conseguente uso del digitale...
commento di AndreaVenutiDisastro economico per Ang Lee e Will Smith. Filmetto da domenica pomeriggio alla tv.
leggi la recensione completa di tobanisAng Lee rimane uno dei registi più sopravvalutati di sempre. Spreca tempo e risorse alla ricerca di presunte innovazioni tecniche sacrificando ritmo e racconto. Rimane vagamente godibile, ma in mano a John Woo sarebbe stato un capolavoro.
commento di lucalombo82Terrificante.
commento di TexMurphySuper-sicario infallibile cinquantenne si stufa del suo lavoro, ma i suoi capi non sono d'accordo e gli sguinzagliano contro un clone ringiovanito di sé stesso per ucciderlo. La storia non brilla certo per originalità e Will Smith che si sdoppia e ringiovanisce grazie alla CGI fino ai vent' anni non giustifica una regia stanca di Ang Lee.
leggi la recensione completa di Marco PoggiAng Lee affida molto peso specifico alla costruzione delle scene di azione ed agli effetti stupefacenti del programma digitale che ricrea Smith 25 anni più giovane. Tuttavia è il resto a latitare, dalla storia di base vista e rivista, alla sceneggiatura piatta e ai personaggi poco sviluppati. Molta perfezione tecnica per un prodotto superficiale.
leggi la recensione completa di port cros