Regia di Fred Zinnemann vedi scheda film
Oramai anziano, Fred Zinnemann tornò a girare in Europa produzioni americane:l'autore di numerosi titoli che sono rimasti nella storia del cinema e nel cuore di noi cinefili concluse una carriera durata mezzo secolo con un film che a diversi parve elegiaco ed anacronistico, racconto sentimentale ambientato in una Svizzera montuosa,verde d'erba e bianca di neve. C'è un attempato medico con la molto più giovane compagna che, in una vacanza di cinque giorni, intende compiere escursioni e scalate, grazie anche all'aiuto di un giovane del posto assunto come guida:in realtà le cose non sono affatto semplici, perchè tra l'uomo più anziano e la ragazza i rapporti sono obbligatoriamente nebulosi, e il giovane del posto non è indifferente alla donna, con la complicazione della scoperta di un cadavere sepolto nel ghiaccio. Per la verità "Cinque giorni un'estate" è concepito e girato come fosse un film di quarant'anni prima, per dialoghi e modo di narrare, ma Zinnemann conduce con coerenza il racconto, e si fregia delle buone prove dello scafato Sean Connery, in uno dei suoi ruoli più misurati ed atipici, e degli esordienti Betsy Brantley( poi vista quasi più per niente) e Lambert Wilson, che ha il phisyque du role per essere un credibilissimo maestro di montagna e guida alpinistica.
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