Regia di Anna Jadowska vedi scheda film
32° TRIESTE FILM FESTIVAL - IL CINEMA DELL'EUROPA CENTRO-ORIENTALE - ED. 2021 - Wild roses. registe in Europa
Dopo un ricovero scientemente non ben chiarito nelle sue dinamiche da parte dei responsabili dello script, la giovane Ewa fa ritorno alla sua casa, dal figlio ancora piccolo e dalla sorellina di costui, bimba già autonoma, che nel frattempo sono stati accuditi dalla madre, essendo il marito della donna assente per lavoro da diversi mesi.
Quando il marito fa rientro a casa, per la prima comunione della bimba più grande, il vociare maligno su una tresca tra la moglie ed un altro uomo (che in realtà s rivela un ragazzino probabilmente ancora minorenne), finisce per gettare scompiglio e scandalo attorno a quella comunità.
La scomparsa misteriosa in mezzo ad un roseto dell'infante maschio della donna, riunirà tutta la comunità alla disperata ricerca del piccolo, ed indurrà la donna a fare un passo coraggioso ed orgoglioso nello stesso tempo, in grado finalmente di chiarire il mistero dinanzi allo spettatore, effettivamente un po' interdetto dal dubbio.
Wild roses, opera prima della polacca Anna Jadowska, è un film pregno di mistero e di sentimento imploso e trattenuto, che riesce solo alla fine a trovare una sua plausibile spiegazione, costringendo lo spettatore ad un cruccio che si evolve e dissipa solo pian piano, con il chiarirsi del mistero che si cela addentro a tutta la vicenda, e inducendo talvolta a supporre in un sospetto di sin troppa ardita costruzione narrativa.
La produzione si avvale di un cast lodevole di interpreti polacchi a noi poco noti, ma tutti convincenti ed efficaci nel rendere palpabile la disperazione che, per molteplici e non sempre convergenti motivi, li anima e contraddistingue.
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