Regia di Mario Monicelli, Ettore Scola, Dino Risi vedi scheda film
Quasi tre lustri dopo aver ritratto il peggio dell'Italietta del boom, Dino Risi - che stavolta ha diviso in compiti in cabina di regia con Ettore Scola e Mario Monicelli - aggiorna con satira al vetriolo l'immagine del Belpaese. Nella versione che circola in televisione si parla di maschilismo (Auto stop), vip (First aid), mafia (I saluti degli amici), Chiesa (Tantum Ergo), terrorismo (Senza parole), familismo (L'uccellino della Val Padana), snobismo da radical-chic (Hostaria), egoismo gretto (Come una regina) ed ipocrisia dilagante (Elogio funebre). Nella versione cinematografica si possono vedere anche gli episodi Pornodiva, Mammina Mammona, Il sospetto, Cittadino esemplare e Sequestro di persona cara. I brani più riusciti sono quelli di Monicelli, quelli meno portano la firma di Scola. Su tutti, un Alberto Sordi di impressionante bravura. Ma l'operazione resta una spanna al di sotto del film del 1963 e più di un episodio non va oltre il registro del cinema-barzelletta.
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